Mi era piaciuta così tanto Suite Francese che ho voluto leggere ancora un libro di Irene Nemirovsky. Ho scelto questo molto piccolo e ne sono rimasta stupefatta. Corto, intenso e che lascia aperte moltissime vie per pensier futuri. Una madre accecata dall'arrivismo, una figlia dimenticata che in qualche modo fa sentire la propria voce. Un romanzo breve o racconto lungo che lascia aperto all'immaginazione. Esattamente quello che adoro nei libri.
   Questo dipinto è stato concepito nel 1875 a Barbizon da Max Liebermann,  ma l'ho scelto perché mi ricorda le estati della mia infanzia quando anch'io raccoglievo patate e quando la fattoria dei miei bisnonni non era ancora meccanizzata. Non sto parlando di millenni fa, ma delle estati della seconda metà degli anni 80, quando tutti davano una mano. Gli uomini davanti con la zappa e le donne e i bambini dietro con i sacchi di iuta a raccogliere le patate. Il ricordo è in me vivido e veramente poco diverso da questo dipinto di 90 anni precedente. Sullo sfondo una carrozza, molta gente che lavora. Ecco nei miei ricordi almeno si raggiungevano i campi con il trattore, tutti dentro alla ribalta pronti al lavoro.

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