Passa ai contenuti principali

1Q84, Libro 1 & 2


Finalmente l'ho terminato. 712 pagine di agonia. Pensavo non finisse più.
Appena l'ho terminato ho aperto il libro 3, e appurato che erano ben 400 pagine l'ho anche richiuso. Non posso farcela a leggerlo uno dopo l'altro, ho bisogno di pensare ad altro.
Cosa penso di questi libri? (Libri in quanto sono usciti separatamente ma sono usciti insieme in versione italiana). Ridondante.
Ora vi descriverò le mie impressioni, perché su questo libro è stato scritto di tutto e quel tutto è facilmente trovabile attraverso google.
Il concetto che più si addice a questo libro a mio giudizio è ridondante.
Le cose sono ripetute all'infinito, più e più volte e cambia solo un piccolo particolare, viene aggiunto solo un particolare. Io che sono fan della scrittura asciutta e priva di fronzoli degli americani sono stata affogata da questa prolissità di concetti ripetuti e questi continui a cose disparate (musica, letteratura, ecc.). Ridondante, appunto.
La prolissità riguarda anche gli aggettivi, usati in quantità snervante.
Ma anche polisemico.
Non so se sono stata in grado di cogliere tutti i nessi e i richiami, anche se si parlava di cose che, apparte la musica, conoscevo perfettamente, quindi credo di essere arrivata anche a cogliere altri significati a parte quello letterale, ma comunque ho fatto fatica a cogliere le cose importanti in quella infinita foresta di ripetizioni.
La parte più intrigante per me è stata quella che riguarda il Leader. e' il momento in cui i nodi vengono al pettine, il momento in cui si capisce il senso della storia. Dal suo racconto sono emersi anche particolari interessanti come l'equilibrio della natura che ritorna nella stessa maniera anche in Vampire Diaries e in The Originals. Infatti mi piacerebbe sondare questo terreno anche se so che il libro 3 non mi dirà niente più di quello che ho già saputo. Le cose che hanno solleticato il mio interesse sono appunto la forza  cosmica che attrae Tengo e Aomane, molto simile alla forza che fa trovare Stefan ed Elena e anche il rapporto che governa la Mother e la Daughter, anche questo molto simile a temi trattai nelle mie saghe preferite.
Un altro aspetto che mi ha molto interessato sono i libri citati nel libro, in primis 1984 di Orwel. Sono stati molto stimolanti anche se le citazioni occupano veramente troppo spazio e non sono solo un piccolo spunto. Una cosa che mi spingerà a leggere il libro 3 è la citazione di uno dei miei libri preferiti: La mia Africa. Mi incuriosisce il nesso. Ma 400 pagine... se poi sono così ridondanti come le scorse 712... e poi non so se riprenderò mai in mano un libro di Murakami, non fa per me.
Ora ho bisogno di un libro divertente!


1984, Tokyo. Aomame è bloccata in un taxi nel traffico. L'autista le suggerisce, come unica soluzione per non mancare all'appuntamento che l'aspetta, di uscire dalla tangenziale utilizzando una scala di emergenza, nascosta e poco frequentata. Ma, sibillino, aggiunge di fare attenzione: "Non si lasci ingannare dalle apparenze. La realtà è sempre una sola". Negli stessi giorni Tengo, un giovane aspirante scrittore dotato di buona tecnica ma povero d'ispirazione, riceve uno strano incarico: un editor senza scrupoli gli chiede di riscrivere il romanzo di un'enigmatica diciassettenne così da candidarlo a un premio letterario. Ma "La crisalide d'aria" è un romanzo fantastico tanto ricco di immaginazione quanto sottilmente inquietante: la descrizione della realtà parallela alla nostra e di piccole creature che si nascondono nel corpo umano come parassiti turbano profondamente Tengo. L'incontro con l'autrice non farà che aumentare la sua vertigine: chi è veramente Fukada Eriko? Intanto Aomame (che pure non è certo una ragazza qualsiasi: nella borsetta ha un affilatissimo rompighiaccio con cui deve uccidere un uomo) osserva perplessa il mondo che la circonda: sembra quello di sempre, eppure piccoli, sinistri particolari divergono da quello a cui era abituata. Finché un giorno non vede comparire in cielo una seconda luna e sospetta di essere l'unica persona in grado di attraversare la sottile barriera che divide il 1984 dal 1Q84. Ma capisce anche un'altra cosa: che quella barriera sta per infrangersi.

Commenti

  1. Letto anche io ... tempo fa! E devo confessarti che condivido in pieno le tue impressioni. La storia di base è coinvolgnte ma anche per me le pagine scorrevano troppo lente!
    Mi affascina la letteratura giappo ma questo romanzo l'ho trovato mooooolto lungo...inutilmente! Baci ♡

    RispondiElimina
  2. Questo è stato il mio primo approccio alla letteratura giapponese ed ero seriamente tentata di lasciare stare... però mi sa che il libro 3 lo leggo ugualmente

    RispondiElimina
  3. Anche questo è in lista desideri... uhm... Kafka sulla spiaggia, Norwegian wood, Dance dance dance (che sto leggendo) soo grandi libri a mio parere.
    Questo non so dire.. spero, a questo punto :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sono passati due anni e non sono riuscita a leggere il terzo. Non credo lo leggerò mai a questo punto.

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Il Busto di Nefertiti

Oggi voglio aggiungere questo meraviglioso busto alla mia personale collezione. Raffigura la Regina Egiziana Neferiti. E la voglia che ho di ammirarla dal vero varrebbe un viaggio fino a Berlino, credetemi. Il busto di Nefertiti è un busto dipinto di circa 3300 anni raffigurante la regina egizia Nefertiti come una donna di una straordinaria bellezza. Venne scoperto da un gruppo di archeologi guidati dal tedesco Ludwig Borchardt nel 1912 all'interno della bottega dello scultore Thutmose nel sito archeologico egiziano di Amarna.

Il Cassettino dei Ricordi

Mi piace un sacco perdermi tra le immagini di Pinterest perchè escono cose che avevo dimenticato. Cose che una volta, negli anni 80 non ci sognavamo davvero di fotografare come questa boccetta di plastica che conteneva la pennicellina che la nonna custodiva nell'armadietto dei medicinali e mi metteva sopra le ferite. Non aveva data di scadenza. Esisteva. Era lì per le mie ginocchia eternamente sbucciate. Non ricordo una sola estate senza una crosta sul ginocchio, e invece le mie figlie hanno quelle ginocchia sempre lisce, come se le ginocchia rotte fossero appanaggio degli anni 80... E ora grazie a Pinterest e a internet il ricordo sbiadito della nonna che mi cura le ginocchia sarà qualcosa di più concreto.

i diversi volti della solitudine ovvero la bellezza delle prove d'esame 2018

Neanche quest'anno ho avuto l'onere e l'onore di partecipare all'esame di maturità ... quanto ero stolta quando me ne lamentavo ogni volta che lo dovevo per forza fare, ora che sono tre anni che non lo faccio mi manca quel sottile brivido dell'apertura del plico, la lettura delle tracce, e la discussione che ne segue. Quest'anno i temi sono veramente belli. Analisi del testo Bassani. Adoro Bassani, Adoro il Giardino dei Finzi Contini. E' un libro bellissimo. Non so se i 19enni di oggi lo conoscono, ma lo scorso anno avevo fatto un percorso bellissimo tra letteratura e costume tra letture e film che mi era piaciuto tantissimo e fosse uscito lo scorso anno le ragazze di quinta sarebbero state anche preparate, queste invece proprio non so. Il secondo tema, quello di ambito artistico letterario è molto profondo, non so se è alla portata di tutti. I dipinti proprio no. Hopper non è mai stato nei miei programmi e le opere di Fattori e Munch sono davvero p...

Una piccola libreria a Parigi, Nina George

Abitualmente scrivo di libri al sabato, ma oggi mi va di farlo anche di lunedì sera. Ho preso questo libro perchè il Kobo store me lo consigliava come affine a un altro libro che avevo comprato: Lo strano caso dell'apprensita libraia . Bene se non mi è piaciuto poi nemmeno tanto questo libro, perchè leggerne uno simile dico io? Non lo so. E' solo che vorrei una dannata storia d'amore strappalacrime da leggere tutta d'unfiato e non la trovo. Vorrei una saga come twilight e non la trovo. Così vago tra un libro e l'altro sperando di trovare qualcosa che mi piace(con scarsi risultati, ultimamente). Così mi sono messa a leggere questo libro, che poi non è altro che un libro profumato! Ci sono libri semiseri che si mascherano da libri profumati e libri profumati che si mascherano da libri seri! Oh le ho viste tutte. Il titolo originale del libro è Das Lavandelzimmer. Io non so un h di tedesco, ma so che questo era il titolo giusto per il romanzo: la stanza di lavan...

Corcos, ritratto di signora con due adolescenti

Corcos è uno degli italiani a Parigi, colui che da voce alla Belle Epoque, un gioventù decadente e pronta a decadere. Loro non sono sulla spiaggia, ma su una terrazza con un basso parapetto, di bianco vestiti e intenti a leggere e forse a discutere di quello che stanno leggendo. L'atmosfera è pacata, poche nubi all'orizzonte, nessun contrasto, solo lo sguardo fisso di lei, su di noi che la stiamo osservando.

Natale al Cinema

Queste feste di Natale sono state all'insegna dei film, soprattuto al Cinema. Siamo una famiglia assolutamente casalinga e in questi 15 giorni siamo andati ben 2 volte. La prima volta a vedere Star Wars e la seconda a vedere Coco, il cartone della Disney. Purtroppo abbiamo aspettato troppo per vedere Star Wars e non lo proiettavano più in 3D, nella nostra piccolissima città i film in 3D rimangono solo pochissimi giorni, al massimo una settimana dopo l'uscita.  Noi non frequentiamo mai il cinema e questa cosa non la sapevamo, quindi ci siamo persi l'opportunità del 3D, peccato. Comunque anche con la visione tradizionale il film è stato epico, il migliore episodio di sempre. Quando ero piccola non ero una grande fan di star wars, anche se conoscevo i film, la mia famiglia non si faceva prendere dalle mode di questo genere, mentre adesso da genitore mi piace un sacco condividere con le mie bambine questi interessi. Qualche giorno dopo, complice il brutto tempo, abbiamo...

Un aiuto concreto alle famiglie

  In questi giorni si parla parecchio di aiuti alle famiglie per implementare le nascite in netto calo. Io ho fatto la mia parte, sono mamma di tre, ma cosa vorrei in concreto dallo stato? Le bimbe hanno 16, 13  e 2 anni circa e grazie al cielo lavoriamo entrambi con contratto a tempo indeterminato, abbiamo i nonni e riusciamo a cavarcela. Insomma abbiamo i prerequisiti necessari alla famiglia numerosa.  Cosa potrebbe fare lo stato per aiutarci (ancora di più di quel che la fortuna ci ha dato)? Prima di tutto l'asilo. L'asilo 0-3 ha ancora costi proibitivi. Mi sono informata, per noi entrambi lavoratori, non meno di 600 euro al mese, più di un terzo del mio stipendio, una cifra insostenibile specialmente con due teenager in casa. I nonni ci sono, ma sono anziani e non possono badare a tutti e 5 i nipoti sempre e comunque, un aiuto esterno serve. Livia potrebbe accedere alle sezioni primavera il prossimo anno, ma i costi rimangono sempre molto alti nel pubblico e i posti l...

Sogni di Sogni, Antonio Tabucchi

Devo ringraziare la mia collega per il consiglio, questo libro è fantastico. Antonio Tabucchi è conosciuto per Sostiene Pereira, ma questo libello edito da Sellerio è senz'altro degno di nota. Tabucchi immagina che alcuni personaggi abbiano lasciato memoria dei propri sogni, alcuni di essi sono realmente esistiti come Caravaggio e altri fanno parte della nostra cultura come per esempio Dedalo, mitico architetto autore del famoso labirinto del Minotauro. Tabucchi immagina che i sogni siano stati ispiratori della loro opera massima, come nel sogno di Caravaggio, oppure attraverso un sogno sintetizza l'esistenza dell'artista stesso come nel caso di Toulouse Lautrec. Si può leggere tutto d'un fiato oppure un poco per volta. L'importante è farlo.

Ia Orana Maria, Gauguin

Gauguin è uno dei miei pittori preferiti, lo sento da sempre uno spirito affine, condivido con lui l'irrequietezza che lo ha portato ai confini del mondo alla ricerca di un vivere primitivo a totale contatto con la natura per spogliarsi delle convenzioni occidentali, cosa che purtroppo non ha mai trovato, nemmeno a Tahiti, nemmeno nelle isole Marchesi.

I biscotti della nonna

  Alla nonna piacevano i dolci, in casa non mancavano mai le caramelle e tantomeno i biscotti che lei chiamava “pastìccini” che ovviamente offriva se qualcuno andava a farle visita. Spesso acquistava i tresor e io ne andavo matta. Solo oggi ho realizzato che non li fanno più. Non so quando sono usciti di produzione ma ormai fanno parte di quelle cose anni 80 svanite. Altro biscotto uscito di produzione che andava per la maggiore in casa della nonna era questo: Mi ricordo che acquistava sempre quello ai fichi. Anche questo biscotto non è più prodotto e chissà da quanto. Entrambi si trovano solo nei siti che ricordano i “favolosi” anni 80, ma sono solo ricordi. In compenso si trovano moltissime ricette per i tresor da fare in casa, ma in fondo basta guarnire un pavesino e il gioco è fatto. Ma oggi le persone vanno sempre in visita nelle case delle persone che conoscono o dei parenti? Ricordo che negli anni 80 i miei nonni ricevevano visite e le facevano. I mei genitori mai. Semmai fa...