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Presentazione al tempio di Mantegna




La scena è ambientata entro una cornice marmorea su cui i personaggi si appoggiano, creando un filtro tra spazio reale e spazio dipinto che viene illusoriamente superato. Il cuscino su cui poggiano i piedi del Bambino sembra "uscire" dal dipinto stesso.

In primo piano, Maria tiene in braccio il figlio in fasce mentre un anziano sacerdote barbuto (il vecchio Simeone) si avvicina a loro. Al centro, quasi in penombra, resta Giuseppe ritratto frontalmente. I personaggi sacri sono dotati di aureola. In secondo piano ai lati si trovano due spettatori senza aureola, che sono stati identificati come l'autoritratto di Mantegna e la moglie dell'artista, Nicolosia Bellini.


La composizione sembra la trasposizione pittorica di un bassorilievo, con una cromia ridotta che fa sembrare i personaggi come solide sculture di roccia. Le figure, nonostante lo spazio angusto, si sfiorano appena e sembrano monumentalmente isolate nella loro dignità superiore.

La Presentazione al Tempio è un episodio dell'infanzia di Gesù riferito dal Vangelo secondo Luca. Maria e Giuseppe portarono il Bambino al Tempio di Gerusalemme 8 giorni dopo la sua nascita, per "offrirlo" a Dio. Questa cerimonia era prescritta per tutti i figli maschi primogeniti in ossequio al comando di Esodo (13, 2.11-16) e consiste ancor oggi per gl'israeliti nel riscatto del bambino tramite un'offerta. Simultaneamente la puerpera compiva l'offerta prescritta dal Levitico per la sua purificazione(12, 6-8). Durante la visita, incontrarono Simeone, cui era stato predetto che non sarebbe morto prima di vedere il Messia. Simeone lodò il Signore con le parole che ora sono note come Nunc dimittis, o Cantico di Simeone, nelle quali annuncia che il Bambino sarebbe stato luce per le nazioni e gloria di Israele, ma anche segno di contraddizione. Subito dopo Simeone profetizzò la sofferenza di Maria. Il Vangelo riferisce anche le profezie messianiche della profetessa Anna, un'ottantaquattrenne vedova che si trovava nel Tempio e identificò anch'essa pubblicamente il bambino come messia. Dopo la cerimonia, la famiglia rientrò a Nazaret. Con la presentazione al Tempio si chiudono i racconti dell'infanzia di Gesù nel Vangelo secondo Luca.

La Presentazione al Tempio è diventata nella tradizione della Chiesa cattolica una festa liturgica detta comunemente Candelora. Questa festa viene celebrata il 2 febbraio.

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