Passa ai contenuti principali

Quanto lavi il tuo pigiama?

In questi giorni non si fa che parlar d'altro: ma quante volte lavi il tuo pigiama?
Si vocifera che la media sia una volta ogni 17 giorni.
E tutti scandalizzati: "Io? Ma va la! Io semmai abbasso la media! "
E non trovi nessuno disposto ad ammettere di indossare il pigiama per più di due o tre giorni, anche se qualche moglie qua e là confessa e magagne delle suocere...



Io lavo il mio pigiama mediamente ogni 2/3 giorni, anche se dopo 2 mi viene da scaraventarlo nella lavatrice. Ma io sono esagerata, mi continuo a dire, lavo troppo spesso i miei vestiti, che siano da letto o che siano da giorno. Ma a quanto pare proprio non ci ho visto così male...

Sinceramente se la mattina mi vesto alle 7 del mattino, alle 7 di sera quello che ho addosso mi fa un po' schifo e sinceramente mi risulta davvero difficile rimetterlo il giorno dopo, come invece fa la stragrande quantità della gente. E non mi fa schifo la parte che è a contatto con la mia pelle, ma bensì quella che è a contatto con l'esterno. E quindi la sera sono abituata a lavare tutto quello che indosso e stessa sorte capita al pigiama... solo che lo tengo il doppio addosso, quindi due giorni, perché parto dal preconcetto che casa mia sia più pulita della scuola, del treno e di tutti i posti in cui vado.
Fatto sta che son maniaca e mi ci vuole una lavatrice al giorno.


Potremmo poi aprire un capitolo sui tempi di uso di asciugamani e biancheria da letto e scoprirne veramente delle belle! Sulla biancheria da letto io faccio un mea culpa, spesso per le condizioni climatiche avverse rimangono molto più di una settimana nel letto... per gli asciugamani invece? Quelli cerco di cambiarli un giorno si e uno no... ma ho scoperto che non è proprio per tutti così... certi vasi da Pandora proprio non andrebbero scoperchiati!




Commenti

  1. Io cambio il pigiama una volta a settimana di inverno, un giorno sì e uno no d'estate e mi sembra sufficiente, visto che a letto ci andiamo puliti e non avrebbe senso cambiare il pigiama e non le lenzuola, visto che il pigiama e' a contatto solo con quello. 17 giorni mi paiono davvero troppi, perché comunque di notte si suda, ogni due giorni mi sembra un eccesso di igiene...però ognuno è diverso e secondo me l'importante è essere sempre puliti a contatto con gli altri, che non devono sentire la nostra puzza (magari in autobus o treno) o dover subire il nostro assalto di batteri!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. finisce che il pigiama non lo tengo solo a letto... ma spesso quando torno da una brutta giornata fuori mi metto subito in pigiama... e a volte la mattina me lo tengo proprio finchè non esco!

      Elimina
  2. Sono un po' come te, non riesco a rimettere i vestiti del giorno prima e il pigiama lo cambio spesso, un paio di volte la settimana in estate uso solo una maglietta e via. Le lenzuola una volta la settimana e gli asciugamani almeno due volte.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. questa è più o meno la media di tutti quelli che sento, poi ci sono casi che esasperano davvero in un senso e nell'altro!

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...

Amore e Psiche

Canova rappresenta in  Marmo la favola di Amore e Pische tratta dalle Metamorfosi di Apuleio: Amore ama la fanciulla Psiche ma pone come condizione che ella non cerchi mai di vedere il suo volto visto che si presenta da lei solo di notte. Psiche spinta dalla curiosità e istigata dalle sorelle gelose manca al patto e cerca di scoprire chi sia il suo amante e il dio s’invola. Psiche, per ricongiungersi ad Amore dovrà superare una serie di ‘prove iniziatiche’, l'ultima consiste nel recarsi negli inferi e chiedere a Proserpina un po' della sua bellezza.

Avanti un altro

Con la scuola ricominciano anche i programmi alla tv e quello che noi aspettavamo di più era proprio il programma di Bonolis, Avanti un altro. Cenando alle 19 ci fa compagnia durante la cena, ci lascia momenti in cui possiamo parlare fra di noi e invece ci sono momenti in cui possiamo ridere tutti insieme. In confidenza posso dirvelo non vedo l'ora di rivedere Bonolis. Adoro Bonolis. Sarà che sono cresciuta con lui dai tempi di Bim Bum Bam.... è come se avesse accompagnato la mia generazione attraverso programmi sempre adatti alla nostra età.

IL 2017 in Libri

Per il primo anno ho fallito la mia Reading Challange, mi ero riproposta di leggere 100 libri e ne ho letti solo 94. Ho cercato di rimediare, ma non ci sono riuscita. Quei sei libri in meno sono stati quelli che non ho letto in estate, questa brutta estate 2017 dove non avevo tempo di leggere ma solo tempo per pensare. Invece è andata molto bene la Pop Sugar Reading Challange che non volevo nemmeno fare, invece ho quasi completato. Quest'anno non ho ancora guardato quella del 2018, ma ho notato che diversi blog ne propongono una in Italiano e ne ho trovato una molto interessante a cui intendo partecipare, con liste per certi versi molto simili a quella di Pop Sugar, ma a cui mi piace partecipare perchè mi forniscono moltissimi spunti di lettura per fare le mie personali TBR, senza TBR mi sento persa e leggo meno. Ho bisogno sistematicamente di TBR per spronarmi alla lettura. Il libro più lungo che ho letto in questo 2017 appena passato è stato Crescere con i libri ( breve l...

In cucina...

Avendo poca voglia e anche poco tempo da dedicare alla cucina pratico un'alimentazione di sopravvivenza nonostante mi piaccia mangiare. Ultimamente sto davvero sorpassando me stessa nella cattiva cucina tanto che Vittoria preferisce mangiare ovunque tranne a casa. Pero' non tutta la colpa e' mia, se anche loro ogni tanto mi suggerissero un menù ... Mentre qui si accavallano solo le cose che NON vogliono mangiare.... Avrei davvero bisogno di un app che mi da un menù settimanale, ovviamente modificabile e il giorno prima mi dice cosa devo comprare.... Stasera Vittoria mi ha chiesto pasta al pomodoro... Vediamo come va... Per domani a mezzogiorno sono in crisi. Non mi rimane che guardare nel congelatore... Mi sono ripromessa di svuotarlo, tutto. Quando l'ho detto a mia mamma si e' messa a ridere, anche lei aveva il solito problema.... Mi ricordo che preparava anche 4 pietanze diverse, io invece mi sono ripromessa di preparare una sola cosa, che accontenti tutti. Cer...

Il Busto di Nefertiti

Oggi voglio aggiungere questo meraviglioso busto alla mia personale collezione. Raffigura la Regina Egiziana Neferiti. E la voglia che ho di ammirarla dal vero varrebbe un viaggio fino a Berlino, credetemi. Il busto di Nefertiti è un busto dipinto di circa 3300 anni raffigurante la regina egizia Nefertiti come una donna di una straordinaria bellezza. Venne scoperto da un gruppo di archeologi guidati dal tedesco Ludwig Borchardt nel 1912 all'interno della bottega dello scultore Thutmose nel sito archeologico egiziano di Amarna.

Bazille, L'atelier de la rue la Condamine

Perché ho scelto proprio quest'opera? Non ne ho idea. Semplicemente volevo un'opera di Bazille e ho scelto questa. Perché proprio questa? Perché racconta una storia, racconta un luogo, racconta l'amicizia. Ti ci puoi perdere dentro e immaginare di essere proprio lì ad osservarli, concentrandoti li puoi persino sentirli parlare fra di loro. A mio avviso questo è uno dei quadri su cui potrebbe nascere uno di quei romanzi che hanno riscosso molto successo come la ragazza dall'Orecchino di Perla, costruiti su di un singolo dipinto, molto evocativo.

DONE, il bacio nel posto sbagliato al momento sbagliato

Questa rivisitazione del bacio di Hayez mi piace fa morire, l'artista è DONE ed ha rivisitato molti capolavori dell'arte Italiana. In questo caso DONE ha inserito nella celeberrima scena un extracomunitario che si avvicina alla coppia per vendere una rosa.  Una scena molto contemporanea, direi! Qui potete trovare un'intervista a questo artista.

Bernini, Ratto di Proserpina

Bernini, Ratto di Proserpina, 1621-22 Senza ombra di dubbio questa è la mia scultura preferita. Non ce n'è un'altra che mi scateni emozioni pari. Adoro Bernini e adoro come lavora il marmo. La mano di Plutone stringe la coscia di Proserpina proprio come se fosse di carne e non di gelido marmo. Le sue mani sembrano vere, come la pelle di Proserpina sembra pelle vera e non pietra.  Il soggetto è tratto dalle Metamorfosi di Ovido. Proserpina, figlia di Giove e Cerere (dea della fertilità e delle messi), fu notata da Plutone, Re degl'Inferi, che, invaghitosi di lei, la rapì mentre raccoglieva fiori al lago di Pergusa presso Enna.

I biscotti della nonna

  Alla nonna piacevano i dolci, in casa non mancavano mai le caramelle e tantomeno i biscotti che lei chiamava “pastìccini” che ovviamente offriva se qualcuno andava a farle visita. Spesso acquistava i tresor e io ne andavo matta. Solo oggi ho realizzato che non li fanno più. Non so quando sono usciti di produzione ma ormai fanno parte di quelle cose anni 80 svanite. Altro biscotto uscito di produzione che andava per la maggiore in casa della nonna era questo: Mi ricordo che acquistava sempre quello ai fichi. Anche questo biscotto non è più prodotto e chissà da quanto. Entrambi si trovano solo nei siti che ricordano i “favolosi” anni 80, ma sono solo ricordi. In compenso si trovano moltissime ricette per i tresor da fare in casa, ma in fondo basta guarnire un pavesino e il gioco è fatto. Ma oggi le persone vanno sempre in visita nelle case delle persone che conoscono o dei parenti? Ricordo che negli anni 80 i miei nonni ricevevano visite e le facevano. I mei genitori mai. Semmai fa...