Questo è stato, per me, il libro del dubbio. Mi sto ancora
chiedendo se si tratti di un’unica storia, di tre storie diverse con personaggi
che portano lo stesso nome, oppure di una storia, del suo seguito e di una
storia diversa ma con i personaggi che hanno lo stesso nome ma vicende
diversissime ma in qualche modo simili. Questo libro mi ha lasciato moltissimi
dubbi e ci sto ripensando spesso, anche se l’ho terminato da diversi giorni
ormai. Quando mi fermo un attimo i dubbi si insinuano e la storia prende il
sopravvento nella mia mente. Questo libro mi ha sconvolto veramente.
Il Grande Quaderno è la parte che mi è piaciuta di più, dal
punto di vista stilistico, principalmente. Lo stile è scarno e realistico
adatto a descrivere le gesta di due bambini in tempo di guerra. Per certi versi
mi ricordava i racconti di mio nonno che ha vissuto la guerra proprio verso
quell’età e per questo l’ho sentito subito veritiero e d’impatto. Un vero libro
sulla guerra ,con la descrizione fredda e chirurgica della violenza. Se vivi in
un mondo violento, alla fine ti ci abitui. È brutto da dire, ma è così.
Dopodiché non ho capito più nulla. Solo dubbi.
Nella “Terza Menzogna” il gioco delle parti si fa più
complicato, non riuscivo proprio a capire più niente. Chi è Lucas, chi è Claus,
la trama si sdoppia, raddoppia e si confonde, ma alla fine sono mai esistiti?
Dove è la verità? Ma esiste una verità? Era davvero malato di mente? Era un
Mondo parallelo? Solo domande. Nessuna Certezza.
Nella Prova e Nella Terza Menzogna la scrittura, lo stile,
si complica come un labirinto. Ti perdi fra trama e parole.
Un fratello scappa davvero? Oppure era solo una sorta di
amico immaginario che si dissolve con la crescita? Qual è il fratello reale e
quello immaginario? Erano entrambi reali ma poi separati? La madre spara al
figlio oppure muore davanti ai figli? Oppure uno dei due immagina di vederla
morire per spiegarne l’assenza?
Solo domande e nessuna risposta.
Letto tantissimo tempo fa...lo sai che mi ricordo poco o niente!
RispondiEliminaMi sa che non ci avevo capito nulla anche io !
più che non capire è il sentimento forte di incertezza e straniamento che lasciano sbalorditi e intontiti!
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