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Visualizzazione dei post da giugno, 2013

La noia

Sto valutando il mio stadio di giarigione dalla noia che provo. In questi giorni la noia è tale da farmi pensare di essere quasi guarita.  Respiro bene. Non ho tosse. Non ho catarro. Ho solo mal di stomaco. Devo mangiare poco. La metà di quel che.mi sento. Però sono sempre molto stanca. 

Giornate pigre

Le giornate passano pigre e io le sto a guardare. Da un paio di giorni mi accompagna un fastidioso mal di stomaco dovuto a ben 17 giorni di antibioricin che non mi da' tregua. Poi è tornato freddino ci sono state delle piogge e mi sa che ho preso freddo ed è tornato un po'di catarro. Oggi è venuto il medico fiscale ed ha voluto sapere la mia storia. Io gliel'ho raccontata e sapete cosa mi ha detto? Se hai la febbre a 38 non può essere attacco di panico.

Il terremoto in Lunigiana

Quando le cose succedono a casa mia ho sempre  l'impressione che la cronaca nazionale non ci prenda in considerazione con il dovuto rispetto, come successe nell'alluvione 2011 alle 5 terre e val di vara, anche oggi il terremoto in Lunigiana passa veramente in second'ordine. Sarà che il mio paese di origine è praticamente sull'epicentro e che tutta la mia famiglia e lì e per me sono giornate di angoscia sapendo di vecchie zie che dormono in una tenda piene di paura. E l'angoscia è anche per la mia casa. È caduto solo un po'di intonaco ma sono seriamente preoccupata.

Un pranzo in osteria

Sotto casa mia c'è un osteria abbadtanza caratteristica di quelle di una volta dove con 11 euro fai un pranzo da muratore, dove ci sono i tavoli in legno con il pianale di marmo e dove mangiano tutti gli operai... e anche gli insegnanti... perché a tavola si è tutti uguali!

Le galosce

Ormai in casa nostra non c'è spazio che per Peppa. "Peppa adora saltare nelle pozzanghere di fango" e di conseguenza anche Rachele adora saltare nelle pozzanghere di fango. Mamma Pig fa indossare a Peppa e a George le galosce e non c'è verso di uscire di casa quando piove (spesso ultimamente) senza le galosce... che ora non si chiamano più stivali ma bensì galosce.

#33 colazione da Tiffany - Truman Capote

Il film è cento volte meglio del libro sia chiaro. L'approccio ideale sarebbe quello di leggere prima il libro e poi vedere il film solo che non è sempre possibile. Capita di vedere il film per esigenze diverse... lavoro in questo caso... lavorare quindi sul film e un giorno vedersi prestare il libro e leggerlo. Se conosci già la storia, per interessarti davvero, deve essere scritta con maestria sovrumana,  e questo libro proprio non brilla da quel punto di vista, quindi è stato un po ' noioso,  ma tutto sommato leggibile. Sicuramente il film è meglio,  credetemi.

I casi della vita

Oggi mi sento presa per il culo dalla vita. Anzi è giusto un mese che la mia vita mi prende per il culo. Prima non respiro. E tutti mi dicono che ho gli attacchi di panico. Mi convinco che non respiro perché non voglio respirare. Mi convinco che ho la febbre perché sono matta. Poi avevo la polmonite. Se mi avessero dato un antibiotico piuttosto che un ansiolitico non avrei fatto 9 giorni di ospedale e oggi sarei al lavoro invece che inerme in questo letto e con una lunga convalescenza da affrontare. Mi fanno la tac e mi vedono la milza grossa.  Nell'eco ai polmoni il fegato appare spostato verso l'alto. Stamattina una bella eco di controllo della milza e cosa mi trovano? Un fegato straboccante di calcoli. È una presa per il culo. Da quando siamo sposati lui fa le coliche e ora sono io ad avere i calcoli? C'è qualcosa che non torna. Ok di vivere in simbiosi... ma tu fai le tue coliche e tu hai i calcoli non che tu fai le coliche e sei sano e io invece non sento dolo

Le mie donne

Noa noa

Paul Gauguin.  Noa noa Letto tutto di un fiato in questa mia inoperosa convalescenza. Del resto se scelgo di leggere libretti di un centinaio di pagine è logico che subito finiscano. È un libretto che corre via da solo tra l'esperienza autobiografica di Gauguin alla ricerca della vera essenza dell'uomo e qualche informazione cosmologica e religiosa della popolazione Maori che vive a Tahiti. Qui descrive tutta quella mescolanza di credo e credenze che poi illustrerà nelle sue opere maggiori. Dalla prosa permea anche la sua delusione, la delusione di non aver trovato quel mondo incantato che vagheggiava, distrutto anch'esso dal modo di vivere occidentale da cui lui stesso fuggiva.

Finalmente finito

Finalmente ho terminato il libro delle lettere di Van Gogh che ho iniziato forse l'ottobre scorso. Mi ha tediato, non lo nascondo. Ci sono pagine valide e altre no. Secondo me è colpa del curatore del testo... Non ha fatto una buona scelta nella miriade di lettere di Vincent.

Paura paura paura

Io ho paura di due cose: delle alluvioni e dei terremoti.  Vivo in una terra martoriata dalle alluvioni e dove i terremoti sono all'ardine del giorno. Ne è appena venuto uno. E io sono morta di paura da sola al 5 piano. Mai spaventata tanto in vita mia giuro. Ero al pc. La sedia ha iniziato a ballare. Ho pensato il camion della spazzatura, poi il dondolio si è fatto più forte, ho sentito la gente urlare dalla strada e gli oggetti cadere per terra.  Ho avuto il riflesso di infilarmi sotto alla scrivania ma non ci stavo ci sono le stampanti. La casa tremava e io ero in panico. E poi mi son ricordata di andare sotto la porta. Sono corsa sotto la porta e ancora tutto tremava e mi son rannicchiata per non guardare fuori gli altri palazzi.

Gioie di Mamma

Ogni mattina Vittoria si alza verso le sette e mezza e Papà inizia a lamentarsi... "non puoi dormire ancora un po'"... e poi piccola si alza e se ce la fa si fa colazione da sola. Se no ti chiama e devi alzarti.

L'impasse del lettore

Dopo giornate passate ad affogarmi nei libri ora mi trovo in un momento di impasse. Colpa di Van Gogh. Voglio finire le sue lettere e con sincerità posso affermare che mi tediano un sacco. Non mi tediano le lettere in sè ma la scelta che ne ha fatto il curatore. Trattandosi di una raccolta lui ha scelto quelle che lui riteneva importanti... ma devo dire che molte si risolvono con un Theo sgancia i soldi che ho fame. Ora nelle ultime lettete c'è qualcosa di più. .. il rapporto con Gauguin,  qualche riflessione su qualche dipinto come il ritratto del postino. Secondo me la scelta non è felice e ciò rende tutto noioso.

Chi è Magris?

In quanti ce lo siamo chiesti stamattina? In moltisse persone. Alcuni si vantano di conoscerlo e di aver letto le sue opere. Bravi. Al mondo non si può sapere tutto. Tu sai cose che non so io e viceversa. Sicuramente è un autore molto lontano dalla mia sfera di interesse. Sono molto più attratta dalla letteratura americana e francese che a quella filotedesca e quindi è molto facile che questo sia il motivo per cui non l'abbia mai incontrato. E poi non averlo mai incontrato non è di certo un crimine. 

Che fatica!

Stare a casa è una gran fatica. Ogni minuto si affaccia un problema e va risolto.  Poi i capricci che si affacciano ogni 5 minuti mi esauricono davvero.

Finalmente a casa

Sono a casa mia. Finalmente. Per certi versi stavo anche bene in ospedale, tanti pensieri in meno,  ma il mio letto è più comodo. Le mie bambine mi possono baciare e abbracciare. Il mio gabinetto è decisamente solo mio e quindi pulito (io odio i bagni pubblici). Nessuno suona quel maledetto campanello ogni 3 secondi, nessuno urla per i corridoi. Non ci sono pazzi.

Internamento finito

Fra due o tre ore sarò nel mio letto. Finalmente me ne vado. Non sono minimamente guarita. Sono solo migliorata e quindi posso curarmi a casa. 

Gertrude Stein

Sto leggendo molto quindi dopo aver letto scrivo. Ho appena finito di leggere Paris France di Gertrude Stein. Un libro entusiasmante ma per pochi. È pesante e non è si certo qualcosa che non vale la carta dove è stampato.

E semo ancora qui

Niente da fare. Non esco. Devo ancora dividere il bagno con la calabresa per almeno altre 24 ore. Ieri la calabresa è andata in bagno e ha sporcato tutto di cacca. Persino il pavimento. Dico io ma tu in casa tua fai così?  Penso di si perché quando scatarra lo fa per terra. Preferivo di gran lunga Titiititi almeno lui era allettato e il bagno era mio. Non mi hanno dimessa perché mi son venute le mie cose. Avevo l'emoglobinaa in caduta libera prima figuratevi oggi. Oggi sono a 9. Dovrebbe essere 12.5 a 7 scatta la trasfusione. O forse a 6. Non mi ricordo. Quindi sto qui.

La mia cena

Dovevo mettere la foto della mia cena. Pasta e fagioli che per nulla si differenzia da minestra di verdura minestroni vari ecc. Se non per la presenza di qualche rado borlotto. Poi  gli immancabili spinaci e la caprese. 2 fette di pomodoro e 2 fette di mozzarella. Va beh meno male che oggi mia suocera mi ha mandato gli zucchini ripieni. Ora sono nel frigo,  speriamo che nessuno me li rubi e domani me li faccio scaldare dalla oss.

Zelda

Ho terminato anche il libro di T.A. Fowler su Zelda. L'ho comprato per la copertina. È una bella copertina bianca con una Z che mi chiamava e mi diceva "leggimi!". Per questo non lo volevo. Di solito sono delusioni. Invece qui mi trovo a metà. Premetto è un romanzo storico verosimile ma solo Eco può ingannarti fra storia e finzione in modo sapiente. Per metà del testo Zelda sembra uno di quei figurini disegnati per chanel di donne con la calotta e l'abito a frange.  Priva però del carattere Chanel, una donna ancora oggetto del marito. Una ricchezza da ostentare. Poi incontra Hemingway. E qui la Fowler uccide la mia idea di Hemingway.  Anzi ritaglia un ritratto sfuocato di tutte quelle persone che io adoro come Picasso, la Stein e perfino Matisse. Anzi l'idea che mi facevo mentre leggevo era che lei abbia ritagliato le sagome di questi esattamente come faceva Matisse nei suoi ritagli che ora non ricordo come si chiamano.

La mia nuova compagna di stanza

Finalmente siamo due donne. Io e la calabresa. La calabresa è arrivata ieri ed è una parente lontana di Versace come io lo sono di Leonardo Sciascia. Non parla italiano. Non parla spezzino. Parla calabrese.  Essendo io assolutamente negata con i dialetti del sud quando mi parla non capisco. Non vi dico quando parlo con la famiglia di mio padre... lo guardo con occhi straniti ed esigo una traduzione. .. in quei casi vorrei i sottotitoli.  Come con la calabresa... anche lei abbandonata qui come tititititi ma almeno lei ha una scusante. .. ha il marito allettato da 14 anni e la figlia rimane notte e giorno con lui. A volte la vita ti riserva infamate enormi. E io?

La macchia nel soffitto

Nel soffitto della mia stanza c'è una macchia di acqua. Probabilmente è saltata la copertura del tetto e fa acqua una giuntura. Per me la macchia ha sempre avuto la forma di una venere paleolitica. 

Giornata pesante

Oggi si profila una giornata pesante e noiosa. Da 6 anni a questa parte non ricordo di aver mai avuto tempo di annoiarmi. Negli ultimi 2 giorni ho letto talmente tanto che sono stufa. Ho letto un libro pesante (la Stein), un libro che se fosse stato di carta e non digitale avrei detto che non valeva la carta su cui era stampato (Sarah Addison Allen) e uno scritto in maniera così scialba che mi annoia (Therese Anne Fowler). Certo dopo che leggi Fitzgerald e la Stein ti rendi condo che il resto è nulla e forse bisogna darsi alla buona letteratura che leggere rumenta proprio non è il caso.

Titititi è andato via

Sul letto di tititititi c'era una bella macchia d'acqua fiorita in muffa che stanotte ha deciso di cadere. Così  tititititi è stato spostato e io temporaneamente  sono sola. Stanno cercando un degno compagno di stanza per me. Io ora sto meglio e decisamente vorrei anche andarmene a casa. Mi annoio da matti qui da sola. Visto che sono le 10e30 e sono sveglia dalle 4e30 non ho più voglia di fare niente. Volevano mettermi qui un ragazzo. Solo che 2 polmoniti insieme non vanno bene. Ci scambiamo i germi. Poi c'è una sola donna da spostare ma è una rompicazzo e giustamente visto che la mia camera comunica con la stanza delle infermiere non la vogliono.

Eh titititi

Eh tititititi è l'unico verso che il mio compagno di stanza riesce ad emettere.  E l'infermiera una sera disse all'allieva "senti la lallazione da bronchite". Io non la trovo degna di nota anche perché emessa da un povero vecchio lasciato solo tutto il giorno tranne che nelle ore dei pasti. Io i miei nonni non li lasciavo mai soli e soprattutto se non potevano muoversi dal letto. Questo è stato pieno di piscio e di cacca diverse volte, un giorno lo hanno cambiato completo 3 volte. Come si fa a correre dal proprio cane e lasciare così tuo padre? Io le domande me le pongo. Come mi pongo la domanda "perché  in stanza con un vecchio"?

The lost generation

Se devo esser sincera leggo di tutto ma se devo esprimere preferenze non saprei chi dire. Adoro Orwell e non c'è dubbio ma allo stesso tempo sono innamorata di tutti quegli scrittori che a pieno titolo rientrano nella cosiddetta Lost Generation dalla stessa Gertrude Stein. Giovani americani che giungono in europa e che fanno del mondo la propria casa proprio come Gertrude stessa e poi Hemingway.  Hemingway l'ho sempre amato e apprezzato fin da piccola. Poi ho scoperto Gertrude e ora Scott Fitzgerald.  Ho appena finito Il grande Gatsby. Non so da quando non leggevo una prosa tanto bella. Forse dall'ultima volta che ho avuto un libro di Hemingway fra le mani. Ci credo che i film siano sempre insufficienti di feonte alla grandezza dwl libro. Ci sono libri fatti per rimanere tali e libri per divenire film. Evidentemente questo fa parte della prima specie. Ecco ora vorrei vedere il film... ma sono qui in ospedale.  Dovrò aspettare il DVD. ...

Day one

Oggi sono molto molto stanca e mi sono convinta che quando stai male davvero nessun luogo è migliore dell'ospedale.  C'è chi pensa a cosa mangiare... e poi diciamolo quando stai male il cibo è l'ultimo dei tuoi pensieri.  Sei in un letto da sola dove ogni giorno ti cambiano le lenzuola che tu non laverai. Quando si presenta qualcuno di poco gradito fingi di star male e lui se ne va perché comunque è un ospedale.

Dalla cardio alla pneumo

Dopo un giorno di permanenza o meglio appoggio alla cardio con tanto di Cristina Yang, ovvero specializzanda in cardiologia. Poi oggi pomeriggio non riuscivo a respirare e dopo la visita della Yang mi hanno portato su in pneumo e mi hanno dato finalmente quello che chiedevo dal 22 maggio: qualcosa che respirasse per me. No. Non un respiratore sia chiaro, ma ossigeno a manetta . E finalmente sto bene. L'aria entra con minimo sforzo e sto bene. Non ci voleva tanto a capire che l'aria non mi arrivava davvero e non ero io che non volevo respirare.

Prova costume

Per superare la prova costume ho deciso di fare un soggiorno on una rinomata Beauty Farm San Bartolomeo della città in cui lavoro. L'internamento è stato coatto alle 13 e quindi ho saltato il pranzo di ieri e dopo varie analisi e radiografie hanno decretato il mio ricovero. Per cena mi hanno servito un delizioso consumè (o come cavolo si scrive) seguito da verdura cotta. La notte è stata tranquilla, poche sirene, e il rumore dei respiratori e dei cardiomonitor mi hanno fatto da sottofondo e da ninna nanna.

I miracoli

Sono convinta che i miracoli avvengano. Quando meno te lo aspetti succede qualcosa che ti cambia la vita, che rende il mondo vivibile. Un angelo ti trattiene mentre cadi, qualcuno ti risolve la situazione, i nodi si sciolgono da soli. E non sai a chi dare il merito anche se in fondo lo sapevi che c'era un Deus ex Machina che in zona Cesarini avrebbe risolto tutto. Ma nella vita esisterà per sempre un Deus ex Machina? Intanto godiamoci 2 mesi d'estate sperando che venga il caldo...

Dilemmi Vitali

Non so dove e quando andare in Vacanza, che quest'anno si rende necessaria e di vitale importanza. Non ho idea di dove andare. Potrei andare da mio fratello in Sardegna oppure con prof Mat in Sicilia o da prof Art2 in Puglia. Però allo stesso tempo ho voglia di staccare totalmente dalla mia vita con la stretta necessità di rimanere in Italia. Forse è proprio questo che mi toglie la fantasia... per me vacanza vuol dire aereo e via verso spiagge lontane. Mi accontenterei delle spiagge di Creta o della Spagna, senza azzardarmi a sognare le barriere coralline egiziane. Abitando in una zona che io considero una delle migliori d'Italia e nemmeno solo io, mi vien difficile cedere alla concorrenza...

Grande fratello

Il mio telefono ha imparato dove lavoro, quando vado a lavorare, come ci vado e quanto ci sto. Sono scioccata. Io non gli ho detto niente eppure lui sa che il martedì esco di casa alle 10 vado a piedi in stazione e prendo il treno. E appena uscita di casa mi ha detto quanto oggi ci avrei impiegato. Non è una app... è il grande fratello. E mi inquieta non poco. Mi ha detto che oggi pioverà.  Ma io vedo il sole sento il caldo. .. oltre a controllare i miei spostamenti porterà pure sfiga? E intanto cone ogni giorno di sole i turisti in sandali e pantaloni cortiasimi escono come funghi e affollano il mio treno e rumoreggiano tipo babele. Cinesi, russi, anglossassoni e pure spagnoli.... gli autoctoni li conosci: pantaline lungo, scarpa chiusa e giubbotto antivento. Un singolo raggio di sole non ci inganna neanche il 4 giugno.

La terra dei cachi

Sapete cosa odio dell'Italia? L'incertezza della giustizia, l'incertezza delle regole... quello che vale per te non vale per me... il cavillo valido per il figlio di... e non per te. Questo è quello che mi fa odiare il mio paese. Come le regole a posteriori. Tutti bravi a dirlo dopo e farlo valere quando non puoi più controbattere. Per non dire i buonismi. L'importante che ci sei... fisicamente se non ci sei mentalmente chi se ne frega... se ti alzi e te ne vai non mi importa... ma sono discorsi da fare? E chi si è alzato e se n'è andato deve essere certificato allo stesso modo mio che son stata sempre seduta fino all'ultimo? Allora ti mando a quel paese. Vengo firmo poi mi alzo e me ne vado. E se mi dici qualcosa ti divoro. E anche oggi non ti ascolto se è quello che vuoi. Ma è modo di fare le cose?

Il frutto dell'amor

Alcuni mesi fa avevo visto i gabbiani che abitano sui tetti intorno a casa accoppiarsi e con quello credevo che fosse finalmente arrivata la primavera. Credevo appunto,  visto che di caldo non se ne parla ancora oggi che è il 2 di giugno.

Al via

Sapete che scrivo qua ma ho anche un'altra casa. Questa casa della maestra è più accessibile dal mio Smart Phone e ultimamente più frequentato perchè posso scrivere ovunque io sia anche in assenza di connessione e questo fa sì che possa scrivere in ogni momento.