Sono esausta. È stata una settimana lunga e piena di novità. Domani e domenica spero di riposarmi perché sto lavorando troppo. Continuo a dirmi che devo darmi degli orari e prendermi tempo per me ma non lo faccio. Quando finirà questo isolamento saremo tutti in burnout?
Stasera mi sento stanchissima anche se la mia attività si è svolta in teleconferenza.
Non ho mai apprezzato abbastanza la passeggiata da scuola a casa, uscire da scuola, camminare a piedi dopo ore di riunioni era rigenerante e non ho mai apprezzato quel momento. Dalla camera alla cucina non vale, soprattutto se dopo 5 ore di riunioni devi pensare alla cena, organizzare la vita di tutti, e sentirti anche i discorsi familiari. Quei 20 minuti di strada erano davvero importanti.
Ti rendi conto di quanto siano importanti le cose solo quando non le hai più.
Anche le bambine continuano a dirmi che non si lamenteranno mai più di dover andare a scuola, che queste video lezioni non sono poi così belle, che la scuola è bella a scuola, mentre la scuola a casa fa schifo. La scuola a casa fa schifo perché sei comunque da solo e devi rispondere del tuo operato indipendentemente dagli altri.
Osservo anche le classi delle mie figlie e mi rivaluto come insegnante.
Non si contano i rutti, le parolacce e nelle classi di Viki anche le bestemmie che volano durante la lezione. Accendono il microfono, colpiscono e rispengono. Le bambine mi hanno riferito che questo abitualmente accade anche in classe.
Nelle mie classi non regna il silenzio, ne sono consapevole, ma nessun alunno si è mai permesso di ruttare durante le lezioni, tantomeno di esprimersi con le parolacce e nessuno ha mai bestemmiato in mia presenza.
Se accadesse non so nemmeno che tipo di reazione avrei.
Sgomenta guardo le lezioni delle bambine e penso: ma i genitori?
Magari non sono in casa, ma certi ci sono e si fanno vedere, e non dicono niente al proprio figlio?
Capisco tante cose ora che le osservo la lezione, se mai torneremo a scuola, un paio di cose vorrei metterle in chiaro quando “certi insegnanti “ mi riferiscono delle miei figlie.
Questa esperienza di isolamento ci farà capire molte cose.
Spero che il 3 Aprile sia tutto risolto, anche se qualche dubbio inizia a sorgermi, spero vivamente di tornare a scuola.
Stasera mi sento stanchissima anche se la mia attività si è svolta in teleconferenza.
Non ho mai apprezzato abbastanza la passeggiata da scuola a casa, uscire da scuola, camminare a piedi dopo ore di riunioni era rigenerante e non ho mai apprezzato quel momento. Dalla camera alla cucina non vale, soprattutto se dopo 5 ore di riunioni devi pensare alla cena, organizzare la vita di tutti, e sentirti anche i discorsi familiari. Quei 20 minuti di strada erano davvero importanti.
Ti rendi conto di quanto siano importanti le cose solo quando non le hai più.
Anche le bambine continuano a dirmi che non si lamenteranno mai più di dover andare a scuola, che queste video lezioni non sono poi così belle, che la scuola è bella a scuola, mentre la scuola a casa fa schifo. La scuola a casa fa schifo perché sei comunque da solo e devi rispondere del tuo operato indipendentemente dagli altri.
Osservo anche le classi delle mie figlie e mi rivaluto come insegnante.
Non si contano i rutti, le parolacce e nelle classi di Viki anche le bestemmie che volano durante la lezione. Accendono il microfono, colpiscono e rispengono. Le bambine mi hanno riferito che questo abitualmente accade anche in classe.
Nelle mie classi non regna il silenzio, ne sono consapevole, ma nessun alunno si è mai permesso di ruttare durante le lezioni, tantomeno di esprimersi con le parolacce e nessuno ha mai bestemmiato in mia presenza.
Se accadesse non so nemmeno che tipo di reazione avrei.
Sgomenta guardo le lezioni delle bambine e penso: ma i genitori?
Magari non sono in casa, ma certi ci sono e si fanno vedere, e non dicono niente al proprio figlio?
Capisco tante cose ora che le osservo la lezione, se mai torneremo a scuola, un paio di cose vorrei metterle in chiaro quando “certi insegnanti “ mi riferiscono delle miei figlie.
Questa esperienza di isolamento ci farà capire molte cose.
Spero che il 3 Aprile sia tutto risolto, anche se qualche dubbio inizia a sorgermi, spero vivamente di tornare a scuola.
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