Da oggi ognuno è chiuso nel suo comune di residenza. Non possiamo uscire dal nostro comune se non per motivi certificati. All’interno del territorio comunale possiamo muoverci a patto di rimanere a distanza di sicurezza e di rispettare le regole, non più di due persone nei negozi, nessun assembramento, nessun capannello. Io sono rimasta a casa tutto il giorno, ma alle 17:30 sono uscita per una passeggiata, anche per abbassare i miei livelli di glicemia. Ho bisogno di un po’ di movimento e non sono capace di fare esercizi in casa, una camminata mi libera anche la mente da pensieri pericolosi, insomma un toccasana. Lo so che a Wuhan non c’era nessuno in giro, ma qui è ancora permesso andare a lavorare, è una passeggiata o corsa in solitaria è ancora permessa.
In città non c’è più quasi nessuno, solo la gente che tornava dal lavoro o chi aveva bisogno di comprare cibo oppure medicine. I bar erano vuoti. La gente era diffidente.
Per la prima volta in due settimane ho sentito la mamma spaventata, prima mi prendeva un po’ in giro quando le dicevo di non uscire da casa, oggi invece era tesa e continua a chiedermi se la cureranno se le capiterà di ammalarsi. Spero che lo facciano, anche se ha più di sessant’anni e patologie cardiache, polmonari e chi più ne ha più ne metta. Spero che non si arrivi mai al punto della scelta dei pazienti da curare. Ma pensiamo ad altro.
Vi annoiate?
Un consiglio: seguite le pagine Instagram dei musei italiani, hanno splendide iniziative divulgative ora che sono chiusi, una storia al giorno su un’opera che posseggono. Oggi la Peggy Guggenheim di Venezia raccontava chi era Peggy. Da domani la Galleria degli Uffizi inizierà un personale Decameron. Ma anche il Prado di Madrid offre cose simili. Questa è un’ottima occasione anche per imparare le lingue.
Bellissime le stories del Museo Egizio di Torino oggi, insegnavano a fare una mummia (finta) di gatto.
Se non avete Instagram allora su RAI cultura stanno mettendo tante sezioni tematiche con documentari, anche artistici, da esplorare. Anche fiction di molti anni fa su Leonardo o Michelangelo. Non male direi.
Comunque si ha molto tempo per leggere.
Si ha tempo per stare insieme.
Si ha tempo.
Utilizziamolo.
In città non c’è più quasi nessuno, solo la gente che tornava dal lavoro o chi aveva bisogno di comprare cibo oppure medicine. I bar erano vuoti. La gente era diffidente.
Per la prima volta in due settimane ho sentito la mamma spaventata, prima mi prendeva un po’ in giro quando le dicevo di non uscire da casa, oggi invece era tesa e continua a chiedermi se la cureranno se le capiterà di ammalarsi. Spero che lo facciano, anche se ha più di sessant’anni e patologie cardiache, polmonari e chi più ne ha più ne metta. Spero che non si arrivi mai al punto della scelta dei pazienti da curare. Ma pensiamo ad altro.
Vi annoiate?
Un consiglio: seguite le pagine Instagram dei musei italiani, hanno splendide iniziative divulgative ora che sono chiusi, una storia al giorno su un’opera che posseggono. Oggi la Peggy Guggenheim di Venezia raccontava chi era Peggy. Da domani la Galleria degli Uffizi inizierà un personale Decameron. Ma anche il Prado di Madrid offre cose simili. Questa è un’ottima occasione anche per imparare le lingue.
Bellissime le stories del Museo Egizio di Torino oggi, insegnavano a fare una mummia (finta) di gatto.
Se non avete Instagram allora su RAI cultura stanno mettendo tante sezioni tematiche con documentari, anche artistici, da esplorare. Anche fiction di molti anni fa su Leonardo o Michelangelo. Non male direi.
Comunque si ha molto tempo per leggere.
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Utilizziamolo.
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