Il libro narra di un giovanotto che cerca di adoperarsi in qualcosa, ovvero di reinserirsi nella società dopo la guerra, nella Milano del 1919, ma in un verso o nell'altro il giovanotto non riesce per niente a rendere la sua intraprendenza operosa, a volte non è colpa sua, a volte invece inventa alibi per scrollarsi l'insuccesso di dosso.
E' un libro divertente, sconosciuto ai più, troppo impegnato ad "adoperarsi" con la lettura dei soliti best seller. Io l'ho scelto proprio per allontanarmi da certa letteratura e per leggere qualcosa di più "sofisticato" che sapesse solleticare la mia fantasia, ma allo stesso tempo darmi nuovi stimoli. E' uno specchio della società italiana degli anni 20, che tutto sommato a quasi un secolo di distanza non è per niente cambiata.
E' un libro divertente, sconosciuto ai più, troppo impegnato ad "adoperarsi" con la lettura dei soliti best seller. Io l'ho scelto proprio per allontanarmi da certa letteratura e per leggere qualcosa di più "sofisticato" che sapesse solleticare la mia fantasia, ma allo stesso tempo darmi nuovi stimoli. E' uno specchio della società italiana degli anni 20, che tutto sommato a quasi un secolo di distanza non è per niente cambiata.
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