Ho comprato questo libro a Vittoria come regalo per un bel voto preso a scuola. Prima l'ha letto lei poi l'ho letto io.
L'ho preso perchè avevo sentito dire che era improntato sull'importanza del fallimento e pensavo che fosse importante che lei riflettesse su questo. Su quanto è importante fallire per poi riuscire. Su quanto non sia un problema fallire e su come sia possibile dopo un fallimento avere un successo e come il fallimento non precluda per sempre il successo.
Mi aspettavo qualcosa di più profondo e toccante.
Forse ai miei occhi, di quasi quarantenne, mi aspettavo qualcosa di più, una ricetta specifica, spunti più profondi. Poi ho cercato di pensare con la testa di una bambina di quasi 11 anni e tutto sommato il linguaggio è molto semplice, ci sono scritte cose importanti ma incisive, ci sono spunti importanti ma declinati con un linguaggio semplice. Infondo questo libro non è per me, è scritto da una persona della mia età per persone molto più giovani.
la frase che mi è piaciuta di più è questa: "C'è una data di scadenza oltre la quale non puoi incolpare i tuoi genitori per averti spinto nella direzione sbagliata; dal momento in cui diventi abbastanza grande per prendere il timone, la responsabilità spetta solo a te". Quindi cercherò di non dare più la colpa ai miei genitori per i miei sogni infranti, infondo sono stata io che non ho avuto il coraggio, sono stata io che ho ubbidito, sono stata io che ho preferito fare quello che dicevano loro senza ribellarmi senza scappare. Il mio più grande rimpianto? Avrei voluto lavorare all'estero, avere un lavoro che mi ermettesse di viaggiare continuamente, avrei voluto fare la vita da expat, avrei voluto lavorare nelle ambasciate. E invece? Invece niente, ho un lavoro più fisso che non si può. Ed è solo colpa mia.
A parte questo excursus su di me, il libretto è un po' scarno, mi aspettavo qualcosa di più.
L'ho preso perchè avevo sentito dire che era improntato sull'importanza del fallimento e pensavo che fosse importante che lei riflettesse su questo. Su quanto è importante fallire per poi riuscire. Su quanto non sia un problema fallire e su come sia possibile dopo un fallimento avere un successo e come il fallimento non precluda per sempre il successo.
Mi aspettavo qualcosa di più profondo e toccante.
Forse ai miei occhi, di quasi quarantenne, mi aspettavo qualcosa di più, una ricetta specifica, spunti più profondi. Poi ho cercato di pensare con la testa di una bambina di quasi 11 anni e tutto sommato il linguaggio è molto semplice, ci sono scritte cose importanti ma incisive, ci sono spunti importanti ma declinati con un linguaggio semplice. Infondo questo libro non è per me, è scritto da una persona della mia età per persone molto più giovani.
la frase che mi è piaciuta di più è questa: "C'è una data di scadenza oltre la quale non puoi incolpare i tuoi genitori per averti spinto nella direzione sbagliata; dal momento in cui diventi abbastanza grande per prendere il timone, la responsabilità spetta solo a te". Quindi cercherò di non dare più la colpa ai miei genitori per i miei sogni infranti, infondo sono stata io che non ho avuto il coraggio, sono stata io che ho ubbidito, sono stata io che ho preferito fare quello che dicevano loro senza ribellarmi senza scappare. Il mio più grande rimpianto? Avrei voluto lavorare all'estero, avere un lavoro che mi ermettesse di viaggiare continuamente, avrei voluto fare la vita da expat, avrei voluto lavorare nelle ambasciate. E invece? Invece niente, ho un lavoro più fisso che non si può. Ed è solo colpa mia.
A parte questo excursus su di me, il libretto è un po' scarno, mi aspettavo qualcosa di più.
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