Quest'anno Pop Sugar sta cercando in tutti i modi di farmi leggere gialli, polizieschi & co., ma con scarso successo. Nonostante sia molto affezionata al Nord, al grande Nord, non leggerò un Nordic Noir ovvero un poliziesco scandinavo dallo stile realistico con una vena oscura e moralmente complessa, per capirci i libri di Stieg Larson, Jo Nesbo e Peter Hoeg per citare i più famosi e conosciuti dal grande pubblico, ma io consiglio agli amanti del genere di spulciare il catalogo Iperborea. Mi piacciono molto i libri lunghi e stretti, quasi salvaspazio, tipici di Iperborea. Non leggo Nordic Noir, ma favole, che sanno essere spietate e noir come neanche immaginate.
Grazie al cielo nel 1972 non ero ancora nata.Ma oggi nel 2019 questo ritaglio della Stampa che ho trovato su Facebook mi fa indignare. Come si può accettare uno slogan pubblicitario tale? Maschilista, sessista, che riduce la donna ad oggetto? Addirittura C O L P E V O L E della sua forma fisica? Ma che mondo è quello in cui una persona, non solo una donna deve sentirsi COLPEVOLE della sua forma fisica? Quanti danni avrà causato a suo tempo questo slogan? Quante donne si saranno sentite in difetto, manchevoli e colpevoli di una copla che non esisteva? Ho solo domande e nessuna risposta.
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