Oggi dopo giorni e giorni di inattività abbiamo fatto una lunghissima passeggiata, 10 km. Se non avessi passato questi 100 giorni in casa sarebbe stata una cosa tranquilla, mette adesso tutti i miei muscoli urlano.
Camminare sulla cresta dei Monti mi da una sensazione bellissima, dominare dall’alto Monti, colline e infine il mare mi riempie l’anima di pace e tranquillità. Sarei rimasta ore a guardare il paesaggio e sentire il rumore del vento tra l’erba e le foglie. E tutte le volte che mi trovo a contemplare l’infinito mi ripeto la poesia di Leopardi
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare.
Mi sovvien l’eterno... è proprio questo che si prova sulle creste, sulle alte vie. Non ci sono parole migliori che quelle di Leopardi per esprimere il sentimento che si prova.
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare.
Mi sovvien l’eterno... è proprio questo che si prova sulle creste, sulle alte vie. Non ci sono parole migliori che quelle di Leopardi per esprimere il sentimento che si prova.
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