Questo grande libro è uno dei miei primissimi libri, onestamente fregato ai pochi che erano presenti in casa durante la mia infanzia. Ho cercato di leggerlo a 16 anni, ma dopo alcune centinaia di pagine ho abbandonato. Non è mio costume abbandonare i libri e la mia sfida è durata quasi 25 anni. Mi sono detta che prima o poi avrei riprovato, sono passati 25 anni e l'ho fatto.
La lettura è stata davvero difficile, non vi nascondo che mi sono legata alla sedia per finirlo, come Alfieri. LA prima volta ho abbandonato perchè i nomi erano troppo complicati, mi ero convinta che i personaggi venissero chiamati con troppi nomi diversi e perdevo il filo. stavolta non ho assolutamente incontrato questa difficoltà, anzi la storia ormai mi era nota perchè ho visto diverse riduzioni cinematografiche che mi hanno fatto capire come andava. Invece la grandissima difficoltà questa volta le ho incontrate nelle lunghissime dissertazioni attribuite a Costantin Levin. Si sa che il peronaggio di Levin è l'alter ego dello scrittore e per questo è lui a parlare della condizione dei contadini Russi, della società russa e infine quella lunghissima dissertazione su Dio.
Alla fine la vicenda fra i personaggi è ben poca cosa confronto a tutte le parti morali dell'opera.
Alla fine le parti narrative sono così poche, una piccola boccata 'aria fra tutte le altre parti storiche, moraleggianti ecc. a 16 anni non ero assolutamente in grado di affrontare un libro così, non potevo nemmeno lontanamente capirlo, non ero pronta.- Mentre oggi è stato estremamente noioso, ma mi rendo conto che andava letto, anche se non sono ancora pronta per la letteratura russa. Ci vediamo fra altri 25 anni.
La lettura è stata davvero difficile, non vi nascondo che mi sono legata alla sedia per finirlo, come Alfieri. LA prima volta ho abbandonato perchè i nomi erano troppo complicati, mi ero convinta che i personaggi venissero chiamati con troppi nomi diversi e perdevo il filo. stavolta non ho assolutamente incontrato questa difficoltà, anzi la storia ormai mi era nota perchè ho visto diverse riduzioni cinematografiche che mi hanno fatto capire come andava. Invece la grandissima difficoltà questa volta le ho incontrate nelle lunghissime dissertazioni attribuite a Costantin Levin. Si sa che il peronaggio di Levin è l'alter ego dello scrittore e per questo è lui a parlare della condizione dei contadini Russi, della società russa e infine quella lunghissima dissertazione su Dio.
Alla fine la vicenda fra i personaggi è ben poca cosa confronto a tutte le parti morali dell'opera.
Alla fine le parti narrative sono così poche, una piccola boccata 'aria fra tutte le altre parti storiche, moraleggianti ecc. a 16 anni non ero assolutamente in grado di affrontare un libro così, non potevo nemmeno lontanamente capirlo, non ero pronta.- Mentre oggi è stato estremamente noioso, ma mi rendo conto che andava letto, anche se non sono ancora pronta per la letteratura russa. Ci vediamo fra altri 25 anni.
libro stupendo, mi emoziono ogni volta che lo leggo
RispondiEliminaOgni libro ha il suo momento e il suo amante, questo non fa per me
EliminaSai che è stato anche uno dei miei primi libri?? E strano a dirsi, ma mi ha affascinato a tal punto che poi sono andata alla ricerca di tutto ciò che lo riguardasse ed ovviamente mi son vista anche il film.
RispondiEliminanon mi so spiegare perchè invece per me è stato sempre così indigesto... eppure io porto il nome di un'eroina toltostoiana! Sarà quello che mi allontana dalla letteratura Russa?
EliminaUn mio caro amico lo ha letto, poi lo usato come input per una conferenza sull'evolversi dei rapporti amorosi (è psicologo); per questo mi incuriosisce ancora di più, ma il "volume" del volume mi scoraggia... Atapo
RispondiEliminala mole mi ha tenuta alla larga dalla lettura per ben 25 anni, ti capisco, poi mi sono legata alla sedia.
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