I sogni aiutano a digerire la vita quotidiana. Danno uno scopo. Se non avessi un armadio a quattro stagioni pieno di sogni in questi anni non sarei riuscita a sopravvivere. I miei sogni mi permettono di vivere. Ne realizzo uno su mille ma mi danno l'entusiasmo e sono la mia linfa vitale. Le persone che riescono a calpestare i miei sogni sono coloro che mi fanno stare male, coloro che devo allontanare. Le persone incapaci di sognare, incapaci di fare voli pindarici, incapaci di vedere oltre non possono starmi accanto, semplicemente mi spengono. Ho bisogno di stare con persone che riescano ad assecondarmi, che mi offrono trampolini, illusioni, perché infondo sognare anche in grande, non costa nulla, ed è l'attesa l'essenza del piacere stesso. Come ora attendo con impazienza gli 11 km dei musei vaticani. Pregusto quella giornata persa fra tanta bellezza, e se penso alla cappella Sistina mi salgono le lacrime agli occhi. Vorrei potermi sdraiare per terra e rimanere lì in adorazione per ore intere con l'iPod alle orecchie e ripercorre quegli affreschi centimetro per centimetro evocando tutta la mia vita, ogni singolo minuto passato in compagnia di Michelangelo. A scuola con Nerbi, a casa da sola in quello studio pazzo e disperatissimo, preparando la maturità proprio studiando le mani e la loro anatomia... poi l'università, la specializzazione, le sere passate a casa a preparare le lezioni, le lezioni fatte agli studenti anno dopo anno, una vita con Michelangelo e finalmente mi troverò davanti a lui... ditemi che questo non è un sogno di una vita messo da parte in un armadio a quattro stagioni e poi in giorno tirato fuori improvvisamente perché hai trovato il biglietto del treno a 10 euro. Questa è la mia capacità di sognare, vivere un sogno, metterlo da parte e poi infine realizzarlo. Prima o poi farò tutto e se non ci sarò riuscita godrò di quello che invece sono riuscita a fare.
Grazie al cielo nel 1972 non ero ancora nata.Ma oggi nel 2019 questo ritaglio della Stampa che ho trovato su Facebook mi fa indignare. Come si può accettare uno slogan pubblicitario tale? Maschilista, sessista, che riduce la donna ad oggetto? Addirittura C O L P E V O L E della sua forma fisica? Ma che mondo è quello in cui una persona, non solo una donna deve sentirsi COLPEVOLE della sua forma fisica? Quanti danni avrà causato a suo tempo questo slogan? Quante donne si saranno sentite in difetto, manchevoli e colpevoli di una copla che non esisteva? Ho solo domande e nessuna risposta.
Commenti
Posta un commento