Il mare a settembre è sempre bellissimo.
Il cielo e il mare cambiano colore e diventano più intensi.
Ci sono poche barche, molta gente è tornata a lavorare e le spiagge sono vuote, il sole riscalda ancora ma è la tranquillità a far da padrona.
E noi che abbiamo il privilegio e la fortuna di abitare al mare ce lo godiamo appieno e speriamo che fino al 21 settembre ci sia il sole visto che quest'estate ha fatto un po schifo e il vero caldo non è mai venuto.
Spero di potermi godere ancora una diecina di giorni di mare, più abbronzata di così non credo di diventare però il piacere di stare seduta sulla sdraio con un libro aperto dove lo mettiamo?
Dicono che come al solito l'autunno sarà mite, ma l'inverno al contrario sarà rigido. Mi spavento al solo pensiero. Odio avere freddo e sinceramente non mi ricordo più l'ultima volta che ho avuto caldo. Forse in mezzo alla savana a febbraio 2012? Ovvero una vita fa. Forse aveva fatto caldo anche l'estate 2012, lo scorso anno invece era sopportabile ma ricordo ottime giornate con 40 gradi. Quest'anno invece non credo che siamo mai andati sopra i 30 nemmeno nelle ore più calde. Fate conto che io inizio ad aver freddo sotto i 20.
Va beh non pensiamo al futuro, godiamo questa intensa giornata settembrina fino in fondo come se fosse l'ultima.
Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...
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