In questi giorni ho letto alcuni articoli sull'esposizione della nostra immagine sui social network e devo dire che mi sto ricredendo molto sull'uso di questi mezzi, specialmente poi quando ho scoperto che qualcuno ha violato il mio indirizzo twitter. E' vero che non sono mai riuscita a capire come funzione quel mondo, è vero che giaceva abbandonato da mesi, ma trovarsi tre e dico tre twit con la pubblicità del viagra non è stato piacevole.
Ci sono stati momenti in cui instagram mi ha davvero presa. Poi boh... mi sono stufata di fotografare tutte le mie colazioni, le mie creazioni ecc... e quindi anche questo è lì con le quattro frecce.
E poi ho anche riflettuto molto sulla condivisione delle mie immagini. Ho sempre pensato che come metto qualcosa su internet non è più mio. Che sia una foto o che sia un pensiero.
Mi è capitato che un mio post sia stato copiato e incollato varie volte su vari blog ovviamente tralasciando di citare l'autore, ma il caso ha voluto che mio marito riconoscesse le mie parole. Sono sempre vaga nei miei racconti, ma ci sono molte parole evocatrici inconfondibili.
Questo è uno dei motivi per cui non ho mai messo la mia faccia sul blog e nemmeno quella dei miei familiari.
Ora sto riflettendo molto su quello che condivido di me su Facebook. Ultimamente veramente poco. Ma mi son resa conto che dovrei limitare ancora di più quel poco. Sfoltire la lista di amici non ha senso, ha più senso limitarmi in prima persona, limitando le foto soprattutto. Perché si sa che tanto fra gli amici c'è qualche amico che amico non è che mostra al nemico tramite il suo account la tua bacheca! Ed è facile travisare quando c'è malignità nell'azione. E vedere nei piccoli sforzi della sottoscritta per avere una vita normale dello sciallo e dell'abbondanza che proprio in questo momento non abbiamo.
Io con i social mi trovo male, non li so usare, non li uso praticamente mai e nemmeno mi piacciono. Mi sembrano una vetrina fine a se stessa fatta solo per mostrare. Ho trovato invece nel mondo dei blog, il confronto e questo e' lo spirito che secondo me dovrebbe avere. Non e' il mezzo di per se a essere sbagliato, e' come lo si utilizza.
RispondiEliminail blog per me è stato il primo contatto social, ma nascondendomi dietro ad una sorta di avatar mi fa sentire meno esposta che un contatto dove c'è la mia faccia e il mio nome. E comunque anche a me piacciono più i blog che le altre piattaforme
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