Questo è un viaggio in cui possiamo vedere poco oltre i parenti. Ma uscendo da una visista per farne un'altra abbiamo avuto il tempo di passare il ponte girevole a Taranto, il ponte di metallo che divide il mar Piccolo dal mar Grande e di approdare a Taranto vecchia e trovarci davanti le antichissime colonne doriche del tempio dedicato a Poseidone. Due colonne di dorico arcaico di rara bell3zza che testimoniano che Taranto è una delle città della Magna Grecia.
E in un attimo siamo scese per vederle da vicino contente come davanti ai regali la mattina di Natale.
Inutile dire che di fronte a quelle colonne la sindrome di Stendhal non ha tardato a farsi sentire, giusto un attimo di stordimento e poi la sorpresa: sotto alle colonne ecco il gatto di Poseidon!
La tradizione vuole che quando io e Viki visitiamo uno scavo archeologico troviamo un felino a far da guardia alle antiche pietre. E così accanto al gatto di Catullo trovato a Sirmione e al gatto di Varinio trovato alla villa del Varignano vecchio oggi abbiamo il gatto di Poseidon del tempio greco di Taranto.
Antonio Frilli, Nudo disteso sull'amaca (1890) Collezione Lord Lloyd-Webber Spesso la scultura neoclassica è snobbata, considerata fredda e di poco valore, ma a dire il vero a me piace e anche molto. Reputo questa fanciulla addormentata sull'amaca davvero notevole. Adoro quando il marmo si fa stoffa, si fa carne, si fa qualsiasi cosa tranne duro e gelido marmo. Probabilmente Antonio Frilli raccolse più successi all'estero che in patria, ieri come oggi, visto che non esiste quasi sul web se non in pagine di lingua inglese. A riprova di questo un aneddoto: questa scultura fu portata dal fratello dell'autore a St. Luis nel Missuri dove vinse diversi premi.
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