Stamattina ho appreso la notizia della maestra con la TBC che ha contagiato molte persone. Povera collega, non voglio pensare alla pena che ha per la disgrazia che le è successa. Già starà male, già sarà incredula per aver contratto una malattia così fuori dal cumune, poi ci si mettono anche alcuni genitori che di sicuro la incolperanno per aver messo a rischio la vita de loro figli. Ma la colpa non è della maestra, ma dello stato. Noi insegnanti non siamo MAI sottoposti a visite mediche. Tutti i miei amici hanno regolari controlli medici sul posto di lavoro, noi insegnanti no. Perchè? Eppure anche noi abbiamo malattie professionali che andrebbero riconosciute, eppure anche noi spesso ci ammaliamo. Molti hanno disturbi cronici alla gola e alle corde vocali, ma possiamo vantare cause di servizio? E quando siamo noi a prendere l'influenza dagli alunni?
DAl punto di vista sanitario gli insegnanti non sono per niente tutelati e questo caso dimostra quanto sia pericolosa l'assenza di tutela. La maestra ha avuto il batterio della TBC latente per 30 anni, ma se ci fosse stato uno screenig ad hoc per gli insegnanti sono certa che sarebbe venuto fuori prima del manifestarsi della malattia. Siamo esposti ad ogni tipo di utenza, quindi sarebbe utile per tutti noi una visita biennale come i militari, io mi senteri più sicura. Ma tanti hanno paura di essere tolti dalla cattedra, di non poter svolgere servizio attivo, ma se hai problemi di salute non sarebbe meglio risolverli e magari occuparti di altro all'interno della scuola? Sarà che io sono rimasta senza cattedra per 3 anni e mi sono data da fare in maniera creativa e ho visto delle alternative, ma spesso i problemi di salute compromettono l'apprendimento dei ragazzi e sarebbe davvero normale e logico mettersi da parte finchè non si sono risolti. Ma questa società è troppo individualista, egoista e perbenista per andare verso il bene comune e rimaniamo attaccati al benessere personale e non a quello della comunità e guardiamao sempre a noi stessi e mai oltre.
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