Questo episodio era molto frequente in epoca medievale, ma successivamente venne rappresentato molto più rararmente.
Cristo davanti a Pilato è un affresco staccato (300×292 cm) di Pontormo, databile al 1523-1525 circa e conservato nella Certosa del Galluzzo presso Firenze. Con le altre quattro lunette del ciclo delle Storie della Passione decorava il chiostro della Certosa; oggi sono tutte staccate e conservate in un ambiente chiuso del monastero.
Nel 1523, per sfuggire a un focolaio di peste, Pontormo se ne andò da Firenze approdando, accompagnato dal solo allievo prediletto Bronzino, alla Certosa (circa 6 km dal centro cittadino), dove venne accolto dai monaci, lavorando per loro fino al 1527.
Il primo compito che gli venne affidato fu quello di affrescare alcune lunette del chiostro con scene della Passione di Cristo, in tutto cinque.
Al centro si vede Gesù, col capo umilmente chino e l'addome leggermente piegato in avanti, mentre ascolta con rassegnazione le accuse mossegli dai diversi personaggi in cerchio attorno a lui: a sinistra Pilato con due consiglieri, al centro e a destra gli anziani del popolo e i sommi sacerdoti col cappello appuntito che nel Cinquecento erano obbligati a indossare gli ebrei, a destra e in basso dei soldati. Particolarmente originale appaiono le figure dei due soldati di spalle, che emergono fino al busto, come se stessoro su una gradinata che non si vede. Il tema della gradinata domina dopotutto lo sfondo, con una terrazza sopraelevata da cui sta scendendo un servitore, con in mano il bacile e la brocca con cui lavarsi le mani, mentre altri due personaggi stanno appoggiati alla balaustra.
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