Questo libro è comparso nelle librerie in contemporanea alla morte di Amos Oz, anche se è stato pubblicato ad Ottobre 2018, e sono stata attratta dalla copertina, dal colore e dall'immagine. Di solito quando vengo attratta così fortemente da una copertina poi rimango delusa dal suo contenuto. E così è stato. Il libro contiene due racconti lunghi «Amore tardivo» che si svolge nella Tel Aviv degli anni settanta, mentre «Fino alla morte» è ambientato nel 1096 all'alba della prima crociata. Il primo racconto mi è anche interessato, parla di un vecchio conferenziere che si sposta da un kibbutz all'altro sostenmendo la minaccia bolscevica, ma ormai è vecchio e malato e lui stesso accetta il suo accantonamento. Il secondo invece mi è parso un pochino più macchinoso e difficile, la ricerca ossessiva dell'ebreo che fa andare tutto a rotoli si conclude in niente di fatto e mi ha fatto apparire la storia sospesa e senza senso. forse era proprio questo il senso, mamentre leggevo mi appariva tutto così difficile da capire e in qualche modo sospeso. Per questo il libro non mi è piaciuto. Proprio no. Quando ho la percezione di non comprendere e di perdere il filo allora rifiuto di netto le storie.
Oggi voglio aggiungere questo meraviglioso busto alla mia personale collezione. Raffigura la Regina Egiziana Neferiti. E la voglia che ho di ammirarla dal vero varrebbe un viaggio fino a Berlino, credetemi. Il busto di Nefertiti è un busto dipinto di circa 3300 anni raffigurante la regina egizia Nefertiti come una donna di una straordinaria bellezza. Venne scoperto da un gruppo di archeologi guidati dal tedesco Ludwig Borchardt nel 1912 all'interno della bottega dello scultore Thutmose nel sito archeologico egiziano di Amarna.
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