Durante questo ponte di primavera sono stata tra Umbria e Lazio per un piccolo viaggio tra natura, camminate e archeologia e naturalmente relax.
Nel mese di Marzo sono stata malata e avevo bisogno di qualcosa che mi ridasse lo sprint per arrivare a giugno, anche se manca molto poco a dire la verità, ma avevo bisogno di vedere cose nuove. Così ho cercato di spendere il meno possibile per i pernottamenti e ho organizato questo break di 4 giorni nel centro Italia.
Il primo giorno ci siamo fermati alle Cascata delle Marmore, era da quando ero in terza elementare che sognavo di andarci. Faceva parte di quei luoghi fantastici e immaginari che trovavo nel mio sussidiario e che desideravo visitare. La realtà delle Cascate è stata come me le aspettavo, non hanno deluso le mie aspettative. Anche se devo dire che la magia del luogo era un po' offuscata dalla troppa gente. Era il 25 aprile e c'era tantissima gente così non ho potuto vedere il momento in cui sono state aperte e l'acqua innondare pian piano il dislivello. Le ho viste già accese, ma lo spettacolo è stato immenso.
Io ho preferito entrare dall'alto e poi scendere in basso e fare lo stesso percorso dell'acqua, cosa molto suggestiva. Arrivata sotto ho pensato che forse sarebbe stato meglio fare il contrario, semplicemente perchè di sotto entra meno gente e magari avrei fatto prima e avrei visto la cascata accendersi. Difficile dire quale opzione sia meglio a posteriori.Però nell'ingreso superiore ci sono un paio di ristoranti se non sbaglio e forse più parcheggio e un ampio prato dove io ho fatto un bel pic nic.
Se il luogo non è troppo affollato la visita può durare anche meno di due ore, l'importante è informarsi bene sugli orari di apertura delle cascate, per non dover aspettare troppo a lungo l'acqua.
Consiglio un paio di scarpe da trekking per via del percorso e di alcune parti scivolose e con fango, ma c'erano uomini in mocassini e donne con i tacchi, per l'amor del cielo si fa uguale, ma sarebbe meglio aver la scarpa giusta per non scivolare. Occorre anche un impermiabile, anzi direi che è assolutamente necessario. Io ho fatto senza, ma c'erano 30 gradi e potevo permettermi il lusso di bagnarmi proprio perchè era caldo, ma certi passaggi non li ho fatti perchè c'era troppa acqua e io non ero attrezzata.
Nel mese di Marzo sono stata malata e avevo bisogno di qualcosa che mi ridasse lo sprint per arrivare a giugno, anche se manca molto poco a dire la verità, ma avevo bisogno di vedere cose nuove. Così ho cercato di spendere il meno possibile per i pernottamenti e ho organizato questo break di 4 giorni nel centro Italia.
Il primo giorno ci siamo fermati alle Cascata delle Marmore, era da quando ero in terza elementare che sognavo di andarci. Faceva parte di quei luoghi fantastici e immaginari che trovavo nel mio sussidiario e che desideravo visitare. La realtà delle Cascate è stata come me le aspettavo, non hanno deluso le mie aspettative. Anche se devo dire che la magia del luogo era un po' offuscata dalla troppa gente. Era il 25 aprile e c'era tantissima gente così non ho potuto vedere il momento in cui sono state aperte e l'acqua innondare pian piano il dislivello. Le ho viste già accese, ma lo spettacolo è stato immenso.
Io ho preferito entrare dall'alto e poi scendere in basso e fare lo stesso percorso dell'acqua, cosa molto suggestiva. Arrivata sotto ho pensato che forse sarebbe stato meglio fare il contrario, semplicemente perchè di sotto entra meno gente e magari avrei fatto prima e avrei visto la cascata accendersi. Difficile dire quale opzione sia meglio a posteriori.Però nell'ingreso superiore ci sono un paio di ristoranti se non sbaglio e forse più parcheggio e un ampio prato dove io ho fatto un bel pic nic.
Se il luogo non è troppo affollato la visita può durare anche meno di due ore, l'importante è informarsi bene sugli orari di apertura delle cascate, per non dover aspettare troppo a lungo l'acqua.
Consiglio un paio di scarpe da trekking per via del percorso e di alcune parti scivolose e con fango, ma c'erano uomini in mocassini e donne con i tacchi, per l'amor del cielo si fa uguale, ma sarebbe meglio aver la scarpa giusta per non scivolare. Occorre anche un impermiabile, anzi direi che è assolutamente necessario. Io ho fatto senza, ma c'erano 30 gradi e potevo permettermi il lusso di bagnarmi proprio perchè era caldo, ma certi passaggi non li ho fatti perchè c'era troppa acqua e io non ero attrezzata.
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