Mentre cercavo qualcosa da leggere mi sono mbattutta in questa novella gratuita presente nel sito del Kobo e l'ho immediatamente scaricata e letta dopo Teach me. Sono poche pagine, meno di 50 e l'ho letta in un soffio, ma secondo me funziona meglio di Teach me perchè ha una fase iniziale uno svolgimento e una fine coerente e ben argomentata. Qui il punto di vista è ribaltato, è il prof che parla. Viene ripreso un piccolo episodio di Teach me e riscritto dal suo punto di vista. Aggiunge poco alla storia, ma il testo è qualitativamente molto più alto del precedente.
Il fascino della venere di Milo di esemplifica, a mio avviso, in quest'opera di Dalì. Dalì riproduce la Venere inserendo dei cassetti nella testa, nei seni, nella pancia e su un ginocchio. Aggiunge ai cassetti un pomello di pelliccia che ci invita ad accarezzarlo per rinvigorire la sessualità repressa dalla diffusa morale cristiana. I cassetti sarebbero i nostri segreti più intimi che solo oggi la psicoanalisi è in grado di aprire. Ma secondo Breton i significati sarebbero altri e per i dadaisti non significa semplicemente niente, anzi qualcuno suppone che ci sia lo zampino di Duchamp in questa opera di Dalì...
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