Giovedì scorso hanno annunciato i vincitori del premio Nobel per la letteratura. Sono sincera, quest'anno non ho seguito la vicenda, mi sono ricordata per caso che dovevano arrivare i nomi e li ho guardati. Alcuni giorni prima dicevano che il premio è troppo eurocentrico e quindi si sarebbe guardato un po' più in là. Lo sapete quanto apprezzo gli scrittori africani e pensavo ad alcuni di loro, insomma poi i nomi sono sempre gli stessi. Sono rimasta delusa dal mancato riconoscimento a Roth, uno dei miei scrittori preferiti, eterno nome in attesa finchè non è morto.
Ed ecco giovedì il nome di due sconosciuti: Olga Tokarczuk, fra l'altro impronunciabile, e Peter Handke. Naturalmente ho subito reperito i loro libri, come ogni anno, ma non so quando riuscirò a leggerli, ho liste lunghe e poco tempo. Poi ora sono alle prese con ben tre libri tra cui quello di un'altra Nobel, Herta Müller, che ho tra l'altro anche ricominciato da capo proprio perchè ho perso il filo.
Sul web ci sono le solite polemiche, le solite contestazioni. Quest'anno accetto i vincitori e proverò a leggerli. di solito sono sempre a caccia di buone cose da leggere e la lista dei Nobel è sempre un ottimo spunto.
Ed ecco giovedì il nome di due sconosciuti: Olga Tokarczuk, fra l'altro impronunciabile, e Peter Handke. Naturalmente ho subito reperito i loro libri, come ogni anno, ma non so quando riuscirò a leggerli, ho liste lunghe e poco tempo. Poi ora sono alle prese con ben tre libri tra cui quello di un'altra Nobel, Herta Müller, che ho tra l'altro anche ricominciato da capo proprio perchè ho perso il filo.
Sul web ci sono le solite polemiche, le solite contestazioni. Quest'anno accetto i vincitori e proverò a leggerli. di solito sono sempre a caccia di buone cose da leggere e la lista dei Nobel è sempre un ottimo spunto.
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