Non ho capito il senso della vicenda, Sciascia mi ha spiazzata. L'ho seguito fino a tre quarti del libro, poi mi sono persa. Ma questo era l'intendo di Sciascia, lo spiegherebbe in una lettera a Calvino. Il
romanzo è costruito in modo tale da non farci comprendere fino in fondo
le dinamiche dei fatti e le loro motivazioni, perché vuole rappresentare
una situazione confusa e contraddittoria, come quella italiana tra la
fine degli anni Sessanta e i primissimi anni Settanta. Direi che Sciascia in questo è stato magistrale.
Il testo è ricco di citazioni colte, tanti piccoli cammei che fanno piacere, che ho tanto apprezzato, anche se lo sapete a me i gialli non poiacciono.
Il testo è ricco di citazioni colte, tanti piccoli cammei che fanno piacere, che ho tanto apprezzato, anche se lo sapete a me i gialli non poiacciono.
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