Il libro racconta una giornata intera di Edgardo Limentani, una giornata di caccia. Dalla sveglia prima dell'alba al momento del commiato alla madre prima di addormentarsi.Una giornata intensa percorsa dal dolore esistenziale che si risolve nell'idea del suicidio. Ma alla fine del libro la giornata si conclude e permane il dubbio, cosa avrà fatto Edgardo di sè? Libro troopo aperto per il mio stato d'animo attuale, ogni libro deve arrivare al momento giusto. Questo non è il momento giusto per intrecciare la mia personale storia, il mio cammino con quello di Edgardo.
Grazie al cielo nel 1972 non ero ancora nata.Ma oggi nel 2019 questo ritaglio della Stampa che ho trovato su Facebook mi fa indignare. Come si può accettare uno slogan pubblicitario tale? Maschilista, sessista, che riduce la donna ad oggetto? Addirittura C O L P E V O L E della sua forma fisica? Ma che mondo è quello in cui una persona, non solo una donna deve sentirsi COLPEVOLE della sua forma fisica? Quanti danni avrà causato a suo tempo questo slogan? Quante donne si saranno sentite in difetto, manchevoli e colpevoli di una copla che non esisteva? Ho solo domande e nessuna risposta.
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