Mi sono data ai classici. Volevo leggere un buon numero di classici e ho iniziato, forte della convinzione che quando non c'è costrizione i libri diventano bellissimi. Dopo piacevoli sorprese, La coscienza di Zeno non mi ha convinta. Non c'è costrizione, eppure l'ho trovato un libro noiosissimo e ho odiato Zeno Cosini dalla prima all'ultima pagina.
LA noiosità estrema di questa lettura è anche da attribuire alla conoscenza della trama, sapevo tanti episodi per averli letti a scuola o all'università, ma non avevo letto il libro nella sua interezza...che esperienza negativa! Non possono piacere tutti i libri, e a me questo non è piaciuto. Zeno, ripeto, mi risulta davvero un uomo antipatico e anche un po' misogino.
Povere Augusta e Ada, tutto si rivolta contro di loro: brutte, madri di famiglia, tradite dai loro mariti e relegate in casa mentre i loro mariti si dedicano alle amanti! Le colpe dell'insuccesso sono tutte da attribuire alle donne, mentre gli uomini escono da tutte le vicende come eroi. Il povero Guido non si è suicidato, infatti aveva usato la medicina meno potente, solo per simulare un tentato suicidio, è stata Ada a lasciarlo morire per incuria...Almeno io ho letto in ogni episodio la volontà di colpevolizzare le donne di famiglia, anche se nella critica che se ne fa al romanzo non ho mai letto accuse di Misoginia. Comunque è andato, ormai l'ho letto.
LA noiosità estrema di questa lettura è anche da attribuire alla conoscenza della trama, sapevo tanti episodi per averli letti a scuola o all'università, ma non avevo letto il libro nella sua interezza...che esperienza negativa! Non possono piacere tutti i libri, e a me questo non è piaciuto. Zeno, ripeto, mi risulta davvero un uomo antipatico e anche un po' misogino.
Povere Augusta e Ada, tutto si rivolta contro di loro: brutte, madri di famiglia, tradite dai loro mariti e relegate in casa mentre i loro mariti si dedicano alle amanti! Le colpe dell'insuccesso sono tutte da attribuire alle donne, mentre gli uomini escono da tutte le vicende come eroi. Il povero Guido non si è suicidato, infatti aveva usato la medicina meno potente, solo per simulare un tentato suicidio, è stata Ada a lasciarlo morire per incuria...Almeno io ho letto in ogni episodio la volontà di colpevolizzare le donne di famiglia, anche se nella critica che se ne fa al romanzo non ho mai letto accuse di Misoginia. Comunque è andato, ormai l'ho letto.
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