Passa ai contenuti principali

Quasi un mese

 

Quasi un mese che non scrivo nulla. Cosa succede? Spesso sono stanca, spesso vivo emozioni che non voglio e non riesco a condividere.

In questo periodo abbiamo fatto delle visite a Livia per capire a fondo quale fosse il suo problema. Per 9 mesi ho sperato che si trattasse di ogni cosa ma non della malattia genetica di cui mi avevano parlato fin da subito. Invece molto probabilmente si tratta proprio di quella. Essendo una sindrome a mosaico probabilmente Livia ha una forma molto lieve e forse alla fine non comporterà nulla più di quello che ha, se non un follow up al Gaslini per i prossimi 8/10 anni, insomma fino allo sviluppo.

Questi continui controlli mi agitano parecchio, ma chiamare il problema con il suo nome mi ha tranquillizzata. In questi primi nove mesi di vita, ma anche nella precedente vita uterina, abbiamo visto più ospedali che altro. Abbiamo visitato i maggiorni centri dell’Italia centro settentrionale e ogni volta che andavamo in un ospedale ci abbiamo attaccato qualche giorno di vacanza, così ho potuto visitare diverse mostre e musei. A settembre avevamo visto  Jeff Koons a palazzo Strozzi, ora sono andata a vedere Tiziano a Milano,una delle mostre più belle che abbia mai visto. Ma nel nostro giro a Milanosono finalmente andata a Monza a vedere la corona ferrea di Teodolinda, una specie di mito per me. Quando ero piccola, alle elementari, la mia suora di raccontava delle storie e li si sono generati i miei miti, probabilmente ci fantasticavo su molto nelle mie ore di solitudine. Teodolinda per me è sempre stata un personaggio importantissimo e non sapete la delusione quando ho saputo che nella corona ferrea non c’è ferro,  e che probabilmente non è neppure di Teodolinda. Volete  sapere altre cose per cui andavo pazza da piccola? La stele di Hammurabi (no quella non mi ha delusa), le tavole palatine di Metaponto, padre Kolbe, Cristoforo Colombo. Probabilmente a scuola ci tratteggiavanole biografie dei grandi della storia e mi sono rimasti impressi e magari le mie fantasie li hanno ingigantiti. Sicuramente in questo viaggio Teodolinda mi ha aiutata a non pensare a quello per cui ero andata a Milano.

Comunque la bambina sta bene e questo è l’importante.

Io sono molto stanca, ma fra poco sarà finita la scuola e avrò del tempo per rimettermi in forze, fra beta thalassemia, covid, parto e trambusto per la malattia di Livia, io non i sono ancora ripresa. Ho bisogno di riposarmi e ritrovare la via, i miei spazi, i miei tempi. Il tempo dello scrivere, del leggere e persino del respiro. Spesso mi rendo conto dinonsaper nemmeno più respirare.

Commenti

Post popolari in questo blog

Benvenuto inverno

Oggi è il giorno dell'anno che adoro di più.  Oggi è il giorno più corto dell'anno. Le ore di buio sono più di quelle di luce ma da domani... da domani pian piano le ore di luce aumenteranno gradualmente e finalmente tornerà la bella stagione! Non che la cattiva stagione sia mai arrivata, anche ieri c'erano quasi 20 gradi e non abbiamo ancora avuto bisogno delle giacche pesanti, ma le giornate corte e il buio mi deprimono troppo per non parlare della pioggia. L'autunno è sempre troppo piovoso, è il mese delle allerte meteo, della paura. Invece l'inverno porta meno piogge e a volte un cielo terso e tramonti infuocati. Sono pronta a un clima più rigido ma anche più secco. Non ne posso più dell'acqua. Anche se quando abbiamo un autunno bagnato le temperature rimangono alte... e per una come me che ha sempre freddo... questo sarebbe meglio. Ma sono stufa delle giornate piovose!

Pubblicità progresso dal 1972

Grazie al cielo nel 1972 non ero ancora nata.Ma oggi nel 2019 questo ritaglio della Stampa che ho trovato su Facebook mi fa indignare. Come si può accettare uno slogan pubblicitario tale? Maschilista, sessista, che riduce la donna ad oggetto? Addirittura C O L P E V O L E della sua forma fisica? Ma che mondo è quello in cui una persona, non solo una donna deve sentirsi COLPEVOLE della sua forma fisica? Quanti danni avrà causato a suo tempo questo slogan? Quante donne si saranno sentite in difetto, manchevoli e colpevoli di una copla che non esisteva? Ho solo domande e nessuna risposta.

Il Busto di Nefertiti

Oggi voglio aggiungere questo meraviglioso busto alla mia personale collezione. Raffigura la Regina Egiziana Neferiti. E la voglia che ho di ammirarla dal vero varrebbe un viaggio fino a Berlino, credetemi. Il busto di Nefertiti è un busto dipinto di circa 3300 anni raffigurante la regina egizia Nefertiti come una donna di una straordinaria bellezza. Venne scoperto da un gruppo di archeologi guidati dal tedesco Ludwig Borchardt nel 1912 all'interno della bottega dello scultore Thutmose nel sito archeologico egiziano di Amarna.

Un aiuto concreto alle famiglie

  In questi giorni si parla parecchio di aiuti alle famiglie per implementare le nascite in netto calo. Io ho fatto la mia parte, sono mamma di tre, ma cosa vorrei in concreto dallo stato? Le bimbe hanno 16, 13  e 2 anni circa e grazie al cielo lavoriamo entrambi con contratto a tempo indeterminato, abbiamo i nonni e riusciamo a cavarcela. Insomma abbiamo i prerequisiti necessari alla famiglia numerosa.  Cosa potrebbe fare lo stato per aiutarci (ancora di più di quel che la fortuna ci ha dato)? Prima di tutto l'asilo. L'asilo 0-3 ha ancora costi proibitivi. Mi sono informata, per noi entrambi lavoratori, non meno di 600 euro al mese, più di un terzo del mio stipendio, una cifra insostenibile specialmente con due teenager in casa. I nonni ci sono, ma sono anziani e non possono badare a tutti e 5 i nipoti sempre e comunque, un aiuto esterno serve. Livia potrebbe accedere alle sezioni primavera il prossimo anno, ma i costi rimangono sempre molto alti nel pubblico e i posti l...

Amore e Psiche

Canova rappresenta in  Marmo la favola di Amore e Pische tratta dalle Metamorfosi di Apuleio: Amore ama la fanciulla Psiche ma pone come condizione che ella non cerchi mai di vedere il suo volto visto che si presenta da lei solo di notte. Psiche spinta dalla curiosità e istigata dalle sorelle gelose manca al patto e cerca di scoprire chi sia il suo amante e il dio s’invola. Psiche, per ricongiungersi ad Amore dovrà superare una serie di ‘prove iniziatiche’, l'ultima consiste nel recarsi negli inferi e chiedere a Proserpina un po' della sua bellezza.

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...

I biscotti della nonna

  Alla nonna piacevano i dolci, in casa non mancavano mai le caramelle e tantomeno i biscotti che lei chiamava “pastìccini” che ovviamente offriva se qualcuno andava a farle visita. Spesso acquistava i tresor e io ne andavo matta. Solo oggi ho realizzato che non li fanno più. Non so quando sono usciti di produzione ma ormai fanno parte di quelle cose anni 80 svanite. Altro biscotto uscito di produzione che andava per la maggiore in casa della nonna era questo: Mi ricordo che acquistava sempre quello ai fichi. Anche questo biscotto non è più prodotto e chissà da quanto. Entrambi si trovano solo nei siti che ricordano i “favolosi” anni 80, ma sono solo ricordi. In compenso si trovano moltissime ricette per i tresor da fare in casa, ma in fondo basta guarnire un pavesino e il gioco è fatto. Ma oggi le persone vanno sempre in visita nelle case delle persone che conoscono o dei parenti? Ricordo che negli anni 80 i miei nonni ricevevano visite e le facevano. I mei genitori mai. Semmai fa...

Gli amanti, Magritte

Oggi ho scelto Gli Amanti di Magritte perché vorrei presentarvi nelle prossime settimane una serie di "baci". Inizio con questo perché oggi mi sento molto surrealista! :) Dell’opera esistono due versioni, entrambe datate 1928, la prima attualmente è conservata presso la National Gallery of Australia, mentre la seconda si trova al Moma di New York . Il quadro raffigura due amanti che si baciano appassionatamente, con le teste coperte da un panno bianco che impedisce loro di vedersi e comunicare, suscitando una certa inquietudine e angoscia. La scena è poi completata da uno sfondo fortemente contrastato di tonalità di blu e dalla cornice classicheggiante che riveste la rossa parete, riportando agli occhi i tempi antichi. I due lenzuoli sono resi con un abile uso dei chiaroscuri, che sembrano riecheggiare i virtuosismi del peplo di una scultura ellenistica, e sono fonte di luce dell’intera opera. Questi drappeggi che paiono leggeri e appena appoggiati sui volti dei du...

Natività, Beato Angelico e aiuti

  Volevo augurare Buon Natale a coloro che passano dal mio blog con questa immagine, una Natività del convento di San Marco a Firenze, affrescato da Beato Angelico e aiuti. L'ho scelta per la sua estrema semplicità. Sullo sfondo una capanna, che fa da stalla al bue e all'asino,  davanti la sacra famiglia in adorazione del Bambino appoggiato per terra protetta da poca paglia. A Sinistra dietro Maria un angelo, a destra davanti a Giuseppe San Pietro Martire in adorazione del Bambino ci suggerisce come pregare. Niente di più, una scena semplice come a suggerirci che la semplicità è la via da perseguire in questo mondo così complicato e difficile.

Il fornello martinese

Sono stata a Martina Franca diverse volte nella mia vita ma sempre di fretta. Avevo già conosciuto il fonello martinese ma non avevo ben capito come funzionassero davvero le cose, mentre oggi ho potuto apprezzare la "macelleria con fornello" che non esiste da noi, purtroppo.  Tu compri la carne e la porti via già cotta, perché in macelleria hanno il fornello e possono cuocerla. Il fornello ovviamente è una specie di forno a legna dove la carne viene cotta con il calore e non sulla fiamma e nemmeno sulla brace. Rimane indipendente e cuoce solo con il calore. Io sono una carnivora ma la carne cotta sui fornelli di casa o in padella non mi piace granché mentre cotta a legna mi fa impazzire. Per questo sono innamorata del fornello martinese e se abitassi qui la macelleria con fornello sarebbe il mio negozio preferito. Voto per almeno una macelleria con fornello in ogni città,  altro che fast food!!!!! Se passate per Martina Franca non lasciatevi sf...