Tutto quel che so del Giappone può essere chiuso in questa fotografia. So che Freddie Mercury era innamorato del Giappone e delle Geishe tanto da scrivere delle canzoni in giapponese e da circondarsi di un sacco di oggetti giapponesi. Per anni questo è stato il mio Giappone, un paese visto attraverso gli occhi di Freddie Mercury.
Poi il mio Giappone è stato questo, quello visto con gli occhi degli impressionisti, postimpressionisti e di tutti gli artisti che si sono fatti influenzare dal Giapponismo. L'ho sempre chiamata "influenza Giapponese " senza troppo chiedermi il perchè e il percome, interessata da troppe cose, senza mai il tempo di soffermarmi a chiedermi perchè.
Ho persino avuto un alunno Giapponese a cui ho chiesto di tutto, ma non mi sono mai soffermata sulla storia, sull'arte e sulla cultura. Lui mi raccontava sempre dei suoi viaggi in Giappone dai nonni e mi spiegava le differenze fra le due culture oggi, quello che era il Giappone oggi e come era indietro l'Italia al confronto. Di come si viveva in Giappone e come si viveva in Italia.
L'anno scorso, invece, l'incontro con un'altra ragazza innamorata della cultura Giapponese. Il ritrovamento di un antico Kimono. La preparazione di una sfilata a tema, un bel lavoro, la curiosità di portare avanti il tema, nonostante avessi provato ad approcciare alla letteratura Giapponese con scarsissimi risultati. Ho letto Banana Yoshimoto... e non mi è piaciuta per niente. Ho letto Murakami.... e lasciamo perdere... è stato veramente difficile portare avanti 1Q84, tant'è vero che il 3 libro non ho mai più avuto il coraggio di leggerlo.
Invece ho aperto Memorie di una Geisha, scritto da un occidentale, ma devo dire che ha fatto scattare in me una vera curiosità per un mondo che mi sono resa conto di non conoscere affatto.
Troppe curiosità, una sola vita non basta per soddisfarle tutte.
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