Sono sempre stata affascinata da quelle costruzioni che i bambini che fanno con la sabbia bagnata sul bagnasciuga colando la sabbia fra le dita e costruendo grandi torri che sembrano grandi cattedrali gotiche ma che oggi studiando il Mali, mi paiono somigliare a queste costruzioni tipiche del deserto.
La parola Timbuctù mi ha sempre affascinata, credevo fosse un non luogo, un luogo della fantasia medievale, invece esiste davvero e si trova in Mali.
In questi anni sto imparando a conoscerlo e mi affascina sempre di più, mi affascina la sua gente, mi affascina la sua storia e mi affascina la sua arte, partirei anche domani ma ho la consapevolezza che per me Timbuctù rimarrà un non luogo, un luogo della fantasia. E mi immagino queste architetture fantastiche che emeergono dalle sabbie dal deserto e brillano fra le merci esposte in arrivo e in partenza e la suggestione con un luogo ben conosciuto e che non ho mai capito da dove venisse mi è subito chiaro.
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