In questi ultimi tempi sono infinitamente stanca. A scuola abbiamo un nuovo dirigente ossessionato con la burocrazia che ci sta facendo diventare matti. Ogni cosa che facciamo va scritta e documentata azione per azione. Capite come un’ora di lezione diventi un incubo di carte da compilare. Ogni giorno ho bisogno di almeno un’ora per scrivere tutto ciò che c’è da scrivere e questo mi consuma. A casa poi ho sempre il delirio, le due frasi che mi destabilizzano di più sono: mamma non ho niente da mettermi e mamma non c’è niente da mangiare che mi piace. Il bidoncino della biancheria sporca non è in grado di rimanere vuoto nemmeno per un’ora. Ho sempre panni da lavare e da piegare e da rimettere negli armadi. Per quanto queste azioni occupino il mio quotidiano la frase ricorrente è: non ho niente da mettermi. Nel periodo che Vittoria era a New York mi sono riposata parecchio, una figlia in meno ( la più esigente e quella che si sporca di più) fa davvero la differenza. Spero che...