Sono mesi che non scrivo niente e mi manca dannatamente.
Ho cercato di trovare altri modi per la mia scrittura ma niente è come il mio blog. Sono boomer e questo posto mi piace dannatamente.
Questi mesi sono stati un sentiero in salita, un sentiero con un sacco di ostacoli, un sentiero dove spesso mancavano le indicazioni. Un sentiero spesso intriso di nebbia dove ho faticato non poco a trovare la via.
Ho iniziato mille cose e non ne ho concluse molte. Vado avanti ma senza una meta.
Ho bisogno di rimettere, ancora una volta , me stessa al centro.
Oggi ho iniziato il libro del principe Henry, mi ha colpito il modo di dire The heir and The spare, e quanto lui odia essere spare. Io avrei voluto una vita da spare, invece no, mi è toccata una vita da indesiderata, perché è questo che sono sempre stata. Spesso questa mia condizione salta fuori e mi crea disagio e disorientamento e mi abbatte. Ogni giorno combatto contro questa ombra nera.
Ultimamente la mia vita è cambiata, dopo la nascita di Livia pian piano siamo rimasti soli, indesiderati. Tre figli sono tanti, tutti insieme siamo troppi. Siamo troppi per essere ospitati, siamo troppi per sedere ad un tavolo, eppure in casa mia la parola troppi non è mai stato un problema, quante volte ho allestito tavole per 50 persone senza problemi. Dopo la pandemia è difficile ricucire la vita che fu.
Mi sento di ricominciare ancora una volta da qui. Speriamo sia duraturo.
Sì, dai, ricomincia. Anche se con fatica. Per tutti ci sono periodi faticosi, a volte scrivere serve a... fare il punto, a vederci un po' dall'esterno. Anche per me è un periodo un po' così, certo non per i tre figli, ma per altre faccende, la scrittura, come la lettura, è un momento positivo, curativo direi. Atapo
RispondiEliminaSono convinta anch'io che la pandemia sia stato un brutto scossone, ha buttato all'aria molte cose, non sarà mai più come prima, anche per il fatto che gli anni passati hanno fatto crescere e/o invecchiare, bisogna reinventarsi molto. Atapo
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