In questi ultimi tempi sono infinitamente stanca. A scuola abbiamo un nuovo dirigente ossessionato con la burocrazia che ci sta facendo diventare matti. Ogni cosa che facciamo va scritta e documentata azione per azione. Capite come un’ora di lezione diventi un incubo di carte da compilare. Ogni giorno ho bisogno di almeno un’ora per scrivere tutto ciò che c’è da scrivere e questo mi consuma.
A casa poi ho sempre il delirio, le due frasi che mi destabilizzano di più sono: mamma non ho niente da mettermi e mamma non c’è niente da mangiare che mi piace. Il bidoncino della biancheria sporca non è in grado di rimanere vuoto nemmeno per un’ora. Ho sempre panni da lavare e da piegare e da rimettere negli armadi. Per quanto queste azioni occupino il mio quotidiano la frase ricorrente è: non ho niente da mettermi. Nel periodo che Vittoria era a New York mi sono riposata parecchio, una figlia in meno ( la più esigente e quella che si sporca di più) fa davvero la differenza.
Spero che quest’ultima settimana e mezzo prima della Pasqua passi in fretta, poi ho bisogno di un vero stacco da tutto.
Le figlie, la casa, il lavoro sarebbero gestibili, ma il vero motivo di stress è il cambio orario di mio marito, dopo 25 anni da turnista adesso è passato ad un orario da ufficio. Averlo a casa ogni sabato e ogni domenica è bello perché ora le feste sono feste per tutti, ma ora durante la settimana non è mai in casa e molte cose stanno rimanendo indietro, non riusciamo mai a riordinare certe cose: per esempio l’albero di Natale è ancora in soffitta e non in cantina. Dopo così tanti anni abituarsi ad una nuova routine è davvero dura.
Le mie giornate iniziano sempre verso le 5:30 e finiscono verso le 21 quando ormai devastata cerco il letto. E poi ci sono giornate come oggi in cui dopo 12 ore non riesco ancora ad alzarmi e fare tutto ciò che devo.
Sono così tutte le situazioni di famiglia con figli e mamma impegnata in un lavoro che l'appassiona ; mi pare poi che ora fare l'insegnante sia diventato ancora più complicato e stressante... Ricordo che passavo dei fine settimana di follia, a tentare di recuperare le incombenze, soprattutto casalinghe, in arretrato. E non ci riuscivo mai, quindi ancora insoddisfazione e stress. Atapo
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