Ci siamo. Il pannolino di giorno e' finalmente archiviato e Rachele mi dice sempre quando gli scappa qualcosa, sono orgogliosa perche' ha solo due anni, di solito il pannolino vi ene tolto nell'estate dei tre anni, non dei due!
Ma la notte... La notte serrve ancora il pannolino. Durante il giorno beve molto e la notte fa pipi... Quindi serve ancora. Veramente capita ancora che si faccia qualcosa addosso, specialmente quando e'stanca oppure quando e' troppo impegnata a giocare.
Il suo vocabolario fa spavanto... Praticamente dice qualsiasi parola, a modo suo, mentre Vittoria diceva solo 20 parole, ma bene, alla sua eta'. La frase che pronuncia piu' spesso e' "Toia ove'?" ovvero Vittoria dov'e'. La cerca sempre , in questi mesi estivi sono diventate una l'ombra dell'altra creando un rapporto bellissimo che io invidio tantissimo, e' quello che ho sempre desiderato, una sorella. E' bello che le mie figlie abbiano tutto quello che avrei voluto avere io, tra cui questa cosa che non si puo' comprare come la complicita' tra sorelle.
Grazie al cielo nel 1972 non ero ancora nata.Ma oggi nel 2019 questo ritaglio della Stampa che ho trovato su Facebook mi fa indignare. Come si può accettare uno slogan pubblicitario tale? Maschilista, sessista, che riduce la donna ad oggetto? Addirittura C O L P E V O L E della sua forma fisica? Ma che mondo è quello in cui una persona, non solo una donna deve sentirsi COLPEVOLE della sua forma fisica? Quanti danni avrà causato a suo tempo questo slogan? Quante donne si saranno sentite in difetto, manchevoli e colpevoli di una copla che non esisteva? Ho solo domande e nessuna risposta.
Commenti
Posta un commento