Da piccola mi piaceva disegnare e riempivo ogni piu' piccolo pezzo di carta con un disegno. Mi ricordo che disegnavo anche nelle retrocopertine dei quaderni e la maestra si arrabbiava e mia mamma mi aveva comprato un block notes per disegnare ogni qualvolta ne avessi avuto bisogno. E per la mia eta' disegnavo anche piuttosto bene tanto che alla fine... Sono finita al liceo artistico. Poi a 17 anni ho capito che quella non erala mia strada, che nel foglio non riuscivo a mettere cio' che volevo io e infondo io volevo fare altro nella vita.
Quando e' nata Vittoria ho riposto in lei tutte le mie aspettative di tipo scientifico sperando che un giorno divenga magari dottore. E invece? Invece lei disegna benissimo, molto megglio di me alla sua eta' e ha anche fantasia, sperimenta, inventa... Quasi per scherzo abbiamo iniziato un diario, un diario di disegni, un diario di quello che facciamo al giorno, di quello che ci e' successo e di quello che ricordiamo... Non sembra nemmeno che abbia solo 5 anni.... Chissa' se diventera' una nuova Picasso oppure incontrera' nuovi interessi sulla sua strada. Ho ancora qualche speranza, deve ancora imparare a leggere, deve ancora cooscere i libri... Il disegno non e' che il primo passo per la conoscenza del mondo...
Grazie al cielo nel 1972 non ero ancora nata.Ma oggi nel 2019 questo ritaglio della Stampa che ho trovato su Facebook mi fa indignare. Come si può accettare uno slogan pubblicitario tale? Maschilista, sessista, che riduce la donna ad oggetto? Addirittura C O L P E V O L E della sua forma fisica? Ma che mondo è quello in cui una persona, non solo una donna deve sentirsi COLPEVOLE della sua forma fisica? Quanti danni avrà causato a suo tempo questo slogan? Quante donne si saranno sentite in difetto, manchevoli e colpevoli di una copla che non esisteva? Ho solo domande e nessuna risposta.
ti sei trasferita? :O
RispondiEliminaNo, sdoppiata!
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