E poi capita che dei ragazzi che non hanno brillato molto durante l'anno ti presentino delle tesine favolose da lasciarti veramente stupito. Tesine che partono dal cuore, frutto di passione vera, non tesine copiate e fatte a forza. Io sono straconvinta che una tesina sentita sia la carta vincente di ogni studente. Un'ottima presentazione è un buon punto di partenza per un'ottimo orale. Una presentazione multimediale poi sbaraglia.
Quest'anno, delle tesine che ho ascoltato, mi sono piaciute veramente una centrata su di un libro che aveva letto il candidato, inutile fare la tesina su Pirandello se poi non hai mai letto nemmeno una sua opera, giusto no? Il gusto della lettura traspare dalla passione con cui si espone. Poi al giorno d'oggi sono proprio pochi gli studenti che leggono e quindi fa immenso piacere sapere che c'è ancora qualcuno che lo fa! I collegamenti non erano forzati, ma coerenti e naturali. Se una materia non ci sta, non ci sta! Perchè intestardirsi?
Un collegamento errato vi assicuro pregiudica l'esito.
Una stonatura o un errore in tesina saltano subito agli occhi, e diciamocelo pure, è una condanna a morte.
La seconda tesina che mi è piaciuta molto era incentrata sulla musica. il candidato era un musicista e ha portato la sua passione in tesina con collegamente coerenti e pertinenti e questa sua passione trasudava durante l'esposizione che era un piacere ascoltarlo.
Quindi quando si fa una tesina bisogna metterci passione, crederci e portare una fetta di se stessi alla commisione.
Io, di solito, preferisco i resoconti delle esperienze personali di viaggio o di stage, oppure adoro le tesine degli immigrati che mi narrano con nostalgia del loro paese cercando di farcelo conoscere in soli 10 minuti. Solo che pochi studenti credono nella forza comunicativa delle loro esperienze e alla fine ripiegano sul solito Pirandello (senza leggere nemmeno il fu Mattia Pascal).
Quindi il mio consiglio è: credete di più in voi stessi e nelle vostre esperienze.
E' bello anche sentire una professoressa che parla così ai suoi alunni, da li può partire il loro coraggio di credere in loro, che non e' cosa automatica!
RispondiEliminaTroppo spesso i colleghi tendono solo a denigrare i ragazzi. Ma così si umilia inutilmente e non si fa il proprio lavoro...
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