Passa ai contenuti principali

la mia sull'allattamento

Ho avuto due esperienze, la seconda non l'ho ancora conclusa, visto che Rachele la sto allattando ancora esclusivamente, anche se, proprio venerdì compirà 7 mesi.

L'esperienza che ho avuto con Vittoria è stata di lacrime e sangue. Ho seguito il corso preparto e mi sentivo pronta. Sapevo cosa dovevo fare. Peccato che una cosa sia una bambola, e tutto il contrario una bambina vera. Quando è nata Vittoria il nido era stracolmo. LA prima notte mi spettava di diritto, nonostante vigesse il rooming in parziale. Dopo il cesareo avevo il diritto di riposarmi, ma dalla seconda notte quelle del nido non hanno voluto sentir ragione, la bambina doveva stare con me, poco importava che io avessi bisogno, poco importava che ero sola, poco importava che piangeva sempre. Così il ricordo che ho dei giorni di ospedale è molto triste. Io con Vittoria in braccio che piange,sola come un cane e con queste tette al vento nella speranza che si calmasse. Vittoria piangeva in continuazione, e alla fine gli ho infilato il ciuccio in bocca. L'ha preso subito e ahimè credo che abbia interferito e non poco con l'allattamento. Il latte c'era, avevo sempre la maglietta bagnata, ma Vittoria non ciucciva, era molto pigra. Poi sono arrivate le ragadi e hanno fatto il resto. Ho allattato con delle ragadi così profonde e sanguinolente che mi vengono i brividi ancora adesso a pensare al male che avevo. Ma ci credevo e ho continuato ad allattare fra dolori fortissimi, sangue e poi anche febbri notturne. In qualche modo grazie ai consigli incrociati del mio dottore e del mio farmacista sono riuscita a farle guarire ma la pediatra non mi ha mai dato un consiglio in merito se non quello i smettere e passare all'artificiale (ma evidentemente c'erano viaggi premio in ballo...). Però non ho potuto allattare Vittoria esclusivamente, serviva l’aggiunta. Se il ciuccio ha influito negativamente, la bilancia e la doppia pesata hanno fatto il resto. Ho pianto mentre le davo il latte dal dolore che avevo, ho pianto tanto, troppo quando guardavo la quantità di latte presa sulla bilancia... Eppure non ho desistito. Ho dato la giunta quando serviva, mi sono curata le ragadi e verso i 4 mesi di Vittoria sono riuscita ad arrivare all'allattamento esclusivo e portarlo avanti per un paio di mesi prima dello svezzamento. E stata una dura lotta, ma ho vinto, grazie anche a mio marito che mi è stato vicino e mi ha sopportato.
Ho smesso di allattare Vittoria verso gli 8 mesi, mi ero stufata, mi sentivo sempre male, avevo voglia di un'aspirina, tanto Vittoria a 8 mesi era già bella che svezzata e io avevo appena incominciato a lavorare e mi sentivo più realizzata nel lavoro piuttosto che ad allattare la mia bambina... ( ma non avevo ancora riflettutto sulla mia vita, ero ancora una persona diversa, non ero ancora stata a Zanzibar).

Con Rachele è stato diverso. Non c'è stato ciuccio, non c'è mai stata una bilancia nella nostra vita e questo ha fatto si che l'allattamento esclusivo avesse successo. Non ho mai rispettato un solo orario, RAchele mangia quando ha fame. E' vero che son 7 mesi che non dormo per più di tre ore di fila, ma sono contenta anche così.
Ho avuto le ragadi anche con Rachele, ma nulla in confronto a quelle che avevo con Vittoria, e solo una notte sono andata in crisi di pianto e mio marito voleva andare a cercare la farmacia di turno per cercare una scatola di latte, ma poi ci sono riuscita...

L'unica differenza è che con Vittoria stavo molto attenta con i cibi che mangiavo io, mentre con Rachele mangio di tutto... dopo i tre mesi di diabete gestazionale e relativi divieti, non riesco a mettermi a freno.

Ora che lavoro mi è di grande aiuto il tiralatte elettrico. Con "soli" 150 euro mi sono sollevata e non poco e posso comunque darle il mio latte anche quando il lavoro mi tiene lontana, e ne ho anche una bella scorta in congelatore!

Commenti

  1. anche io il secondo figlio moooolto ma molto meglio!

    RispondiElimina
  2. Goditi l'allattamento finchè entrambe state bene, in barba alla pediatra e alle bilance:-)

    RispondiElimina
  3. ognuno ha la sua esperienza,io penso e credoche non si possa fare una valutazione generale,primo perche' ogni mamma ha le sue idee e vogliono rispettate secondo perche' le siuazioni non sono mai uguali per nessuno,l'allattamento del giullare è stato una tragedia,mia moglie non aveva il latte,e all'ospedale continuavano imperterriti a farlo attaccare,tanto poi viene dicevano loro,ma sono arrivate le ragadi,e leggendoti credo come le tua,il risultato è stato che invece di 3 giorni di ospedale ce ne siamo fatti 6,con la fortuna che io potevo stare la' notte e giorno,DI FATTI SICCOME ERA UN'OSPEDALE IN CUI SI LAVORAVA BENE CARO GOVERNO LO HAI FATTO CHIUDERE......alla fine dopo 5 giorni di solo calo di peso si sono decisi con l'aggiunta.....e il giullare ha mangiato sempre con l'aggiunta,il latte dela mamma quel poco che arrivava non gli bastava,il risultato è stato che si è staccato da solo dal seno,senza problemi,e credo che alla fine era giusto cosi'

    RispondiElimina
  4. che bella la tua esperienza...senti ti posso rubare questo post per metterlo sul blog pessimemamme...vogliamo anche storie di chi ha insistito e ce l'ha fatta!!!

    RispondiElimina
  5. @marge: e allora chissà il terzo... ;)

    RispondiElimina
  6. @geng: finchè ce n'è e risco andare avanti... non mi ferma nessuno!
    @cuoco: ognuno ha la sua esperienza e ti devo dire che in base alle mie mi sono comportata entrambe le volte nello stesso modo, ma la seconda è andata meglio vuoi l'esperienza oppure che il latte è rimasto e mai andatao via come dicevano le ostetriche questo non lo so... solo che in quei momenti duri e difficili sei sola e ti senti il mondo sulle spalle..

    RispondiElimina
  7. @finalmentemamma: l'ho scritta apposta!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Snow - Informer e il revival anni 90

Da quando ho sentito la canzone di Daddy Yankee non mi sono data pace, mi era troppo familiare e riportava a galla troppi ricordi per essere una cosa nuova. Ricordavo il CD, il numero della riproduzione ma non ricordavo il titolo della canzone e l'artista. Si Tratta di Snow e di Informer... una canzone che non capivo per niente allora, avevo solo 14 anni e l'inglese era al pari dell'arabo oggi, capivo giusto un paio di parole qua e là, mentre adesso risentendola capisco anche il testo. Questa canzone mi porta indietro fino all'state del 1993, i miei 14 anni, l'esame di terza media, un'estate bellissima, l'inizio delle superiori... la voglia di andare al Liceo con i miei amici e invece l'iscrizione all'artistico in un'altra città, da sola. Tutte queste canzoni di sottofondo... quegli abiti bruttissimi. Pantaloni a vita alta, camice larghissime o le magliette corte, le nike, i Jeans dell'energie, il giubbotto jeans due taglie di più, g...

Una buona scusa per visitare La Spezia: i Delfini...

Volete una buona scusa per visitare La Spezia e le Cinque Terre? I Delfini. E' tutta l'estate che si avvistano i Delfini nel Golfo, e io li ho visti personalmente due volte. Oggi alle 16e30 si sono spinti fino al molo Italia e la pagina Facebook Spezzino Vero (ormai un'istituzione) ha postato la foto ( lo trovi anche su twitter ). Questi avvistamenti non sono poi così rari e sono una buona ragione per venire in città e farsi una bella gita nelle acque del golfo.

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...

Espiazione - Il film

Dopo aver letto il libro sono corsa a vedermi il film e devo dire che in questo caso non mi ha delusa. La trasposizione direi che è ottima, anche se lo sceneggiatore preferisce non narrare nello specifico la parte della guerra e il dramma di Robbie concentrandosi invece di più sull'elaborazione dell'errore di Briony. Alcuni personaggi perdono consistenza nel film rispetto al libro, come la mamma, e perde anche consistenza la famiglia e i legami familiari. Nel film è tutto concentrato tra Cecilia e Briony, tutto il resto è nulla. L'epilogo del film poi è diverso. Nella sostanza finisce nel medesimo modo, ma non nella forma. Nel film il libro viene pubblicato e Briony confessa, espia appunto, il suo peccato, mentre nel libro lascia questa possibilità ai posteri, non compie lei il gesto, il libro lo scrive ma non lo pubblica. A parte queste piccole differenze ho trovato il film molto bello. Anzi è una delle poche volte che rimango così soddisfatta di un fil tratto da un ...

trend

Ogni tanto spulcio il web alla ricerca dei trend di ricerca sul web. E lo ammetto ho sempre amare sorprese dai trend Italiani sempre e solo incentrati sul calcio. La maggio parte degli italiani cerca sul web notizie sul calcio, non sugli altri sport, solo sul calcio. Credo che in Italia siamo davvero in pochi a non controllare notizie di questo genere, io sinceramente mi vanto di non seguire il calcio, di non saperne niente e allo stesso modo apprezzo questa qualità sia in mio marito che in mio padre, due uomini rari, direi. Negli Stati Uniti invece si cercano informazioni sulle elezioni del 2016 e su... udite udite sulle vacanze estive! Sembra una sciocchezza, ma siamo in Estate e la banalità dovrebbe essere pensare alle vacanze, non al calcio!

Tempo di libri, com'è andata

Quando nutro aspettative, rimango delusa. Sempre. Sapevo che volevano spostare il Salone del Libro da Torino a Milano e non ci sono riusciti, quindi hanno bissato. Una fiera dell'editoria  a Milano e il salone del libro a Torino. Riflettete sulle parole che non vengono mai usate a caso: Fiera dell'editoria e salonde del libro e troverete la chaiave della mia delusione. A Torino trovi tanta cultura, tanti spunti di lettura, tantissime cose che non sto qui ad elencare, se avete visitato il salone almeno una volta sapete di cosa parlo. A Milano... beh c'erano gli scrittori, ho incontrato tante persone interessanti, primo fra tutti Oliviero Toscani, ma i libri mi hanno delusa. Molti best Seller. Molti libri esposti solo per essere venduti, la fiera dell'editoria, appunto. L 'editoria è l 'attività imprenditoriale di produzione e gestione di contenuti riproducibili in serie e della loro diffusione e commercializzazione in forme trasmissibili attraverso i media...

A book written by a Comedian

Per questa categoria ho già letto "Ho sposato una vegana" di Fausto Brizzi , noto regista di Notte prima degli esami e di tantissimi altri film di successo ma anche sceneggiatore di altrettanti film italiani come Natale in India, Natale sul Nilo e altri cinepanettoni nostrani. Ovviamente ha scritto anche altri libri come Cento Giorni di felicità e  Se mi vuoi bene.

Risposta a una lettera di Helga

Capita che casulamente mi imbatta in un libro che mi piace. Qualchevolta. Finalmente ho trovato un libro che mi è piaciuto tantissimo, che mi ha preso come pochi, che mi ha regalato un paio d'ore fantastiche, si perchè quand mi imbatto in qualcosa di piacevole e interessante i libri mi scappano via tra le mani, così... velocemente. Questa è una lunga lettera a Helga, amore perduto di Bjarni. Bjarni ci racconta, ad un passo dalla morte, tutti i suoi rimpianti, i suoi dolori, il suo amore. MA anche la devozione per sua moglie e per la sua terra. Uno spettacolare viaggio in Islanda, l'Islanda brulla e fredda, ma anche magica. Terra quasi disabitata ma con grandi tradizioni magiche e pastorali. Bello, bello davvero, e l'ho sempre saputo, dal momento in cui l'ho incontrato in libreria. Questo libro, può tornare utile per la reading Challenge 2019: MI pacerebbe che se ne facesse un film , si presta molto. E' un libro di letteraura nordica , anche se non è proprio a...

Matrimonio Reale in vista

Adoro i matrimoni reali. Più che altro per sbirciare i vestiti e per vedere a chi si ispirerà la sposa, visto che sono una storica della moda a tempo perso. In primavera avremo un Royal Wedding davvero speciale, Il 5° in linea di successione al trono Inglese potrà sposare un'attrice (Americana e Divorziata, Pace all'anima della povera Wallis Simpons) senza alcun problema. Certo Harry ha dato un sacco di problemi a Sua Maestà in passato e forse questo matrimonio è il male minore avrà pensato nonna Elisabetta. Harry non diventerà mai Re, questo è chiaro a tutti, però rimarrà sempre un Principe e il suo matrimonio sarà sempre una bellisma favola, per chi lo vive e per chi lo sta a vedere, come noi poveri mortali.   Che stile però il comunicato ufficiale... sa di tempi andati, ti riporta ad un mondo che pian piano sta scomparendo, quando le cose si facevano come andavano fatte, in maniera pubblica, quando ci si fidanzava, poi ci si sposava. Meno male che in Inghiletrra es...

Terra e Cenere

ho trovato questo libro sulle bancarelle dell'usato e l'ho letto tutto d'un fiato. Ha davvero poche pagine ma è davvero intenso. L', autore, Rahimi è nato a Kabul, ma è fuggito dall'Afganistan durante l'invasione sovietica. Questo è il suo primo romanzo, scritto nel 2000 da cui in seguito ha tratto un film. In questo momento il tema "guerra" mi tocca davvero da vicino e ogni libro che parla di distruzioni e di guerra mi parla in maniera davvero profonda, specialmente se affrontato da un'altra prospettiva culturale. Aprirsi ad altre cullture in questo momento è fondamentale.Apprezzarne la lingua, la cultura e la letteratura è la chiave del rispetto reciproco. Io conosco te e tu conosci me e insieme andiamo verso la connivenza e soprattutto verso il rispetto.