E lo ammetto, questo lo ho adorato e perfino sottolineato!
E un po' mi dispiace averlo preso in digitale, è un libro che meritava la carta, meritava di essere conservato e tramandato.
Ho adorato questo libro perché parla del Sogno Americano al contrario. Non solo successo, affermazione personale e Vittoria, vite in ascesa, ma esattamente il contrario. Sogni disillusi, disperazione, conformismo da cui non si riesce ad uscire. Un uomo brillante, che si accontenta di vivere nell'ombra, non fa niente per migliorarsi, per cavalcare il successo. Si accontenta di non vivere, di non fare nulla, ostentando un conformismo che annega nell'alcool. E poi quando decide di salire sul carro dei vincitori ecco che la sua vita cambia e tutto si distrugge, come se il successo e l'affermazione personale siano la causa dell'autodistruzione.
Devo dire la verità, quando stamattina ho scoperto che esiste la trasposizione cinematografica e Frank ha il volto di Leonardo Di Caprio, ho rivisto tutta la storia con il suo volto e devo dire che ora ha tutto un altro sapore. Mi sono venute alla mente tutte le descrizioni dello svogliato Frank Wheeler e devo dire che si sposano benissimo con Leonardo di Caprio.
Inutile dire che non vedo l'ora di vedere il Film.
È il 1955; i Wheeler sono una coppia middle class dei sobborghi benestanti di New York, che coltiva il proprio anticonformismo con velleità ingenua, quasi ignara della sua stessa ipocrisia: la loro esistenza scorre fra il treno dei pendolari, le cenette alcoliche con i vicini, le recite della filodrammatica locale, ma Frank e April si sentono destinati a una vita creativa e di successo, possibilmente in Europa. Nella storia della giovane famiglia in apparenza felice la tensione è nascosta ma crescente, il lieto fine impossibile, e l'inevitabile esplosione arriva con una potenza da dramma shakespeariano.
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