Quello che scriverò di seguito è solo ed unicamente quello che penso e non ho avuto assulatamente voglia di vedere in giro se corrisponde alla realtà oppure sono solo mie impressioni.
Leggendo le prime pagine ho avuto l'impressione che questo fosse un libro scritto con chiarissimo intento di trasporlo immediatamente in film. Ci sono libri che mi ispirano questo. Non trovo le parole esatte per descrivere questo sentimento, forse un giorno riuscirò a riconoscere cosa mi fa intuire questo, ma oggi non lo so. In seguito il libro mi è parso avvincente e questo pensiero mi ha abbandonata.
Le ultime 100 pagine invece mi sono apparse davvero noiose. Il signor Ebershoff non è riuscito a trasmettermi nello stesso modo le emozioni di Greta come invece è riuscito all'inzio. Il romanzo poi appare sospeso. Greta se ne va e Lili rimane sola e se ne rende conto con una scena molto cinematografica che lascia pochissimo all'immaginazione.
Solo alla fine ho scoperto che si tratta di una storia vera, che Lili Elbe è davvero esistita. E da qui si è rafforzata la mia idea che questo romanzo sia stato scritto solo per non pagare i diritti d'autore per confezionare il film. Conosco già cose del genere, come per esempio IL mandolino del capitano Corelli che altro non è che una riscrittura di Bandiara Bianca a Cefalonia di Marcello Venturi fatta ad oc ad Hollywood per non pagare i diritti.
Ora ho visto che il libro è stato pubblicato nel 2000 ma tradotto in Italia solo adesso, in concomitanza del film, quindi le mie impressioni potrebbero essere del tutto errate. MA ribadisco sono solo mie impressioni. Ma in generale la lòettura è stata piacevole e ricca di spunti di riflessioni, specialmente ripensando al libro Middlesex di Jeffery Eugenides, il tema è lo stesso del resto, anche se quest'ultimo libro l'ho veramente apprezzato di più.
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