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Auguri nonna

Come ogni anno posto una torta per te, sperando che in paradiso il wi-fi funzioni bene, che il tuo cuore sia connesso sempre al mio e tu possa sentire questi miei auguri anche se sono più di 10 anni che non ti vedo più. Oggi come mai ti vorrei qui con me, ma non ci sei e me la devo cavare da sola.

FABIO ROVAZZI - ANDIAMO A COMANDARE

Quante volte avete ascoltato, visto e cantato questa canzone durante l'estate 2016? Io sinceramente non le conto neanche da tante che ne sono state... Poi piaceva così tanto alle bambine che l'hanno persino imparata a memoria, come Vorrei ma non posto di Fedex e J Ax e Sofia di Alvaro Soler. Piace così tanto che ora le animatrici la propongono ai compleanni, come ieri pomeriggio al compleanno di E. . E tutti i seienni che la cantavano e la ballavano! Alcuni così bene da far invidia a dire il vero. Non credo che ce la dimenticheremo nato facilmente... non credo che ci dimenticheremo le feste in cui l'hanno ballata e nemmeno le volte che l'abbiamo cantata in macchina noi 4 oppure sempre in macchina con le nostre e le loro amiche quando siamo stati in giro quest'estate. Certo l'estate 2016 e anche l'autunno sono caratterizzati dall'Andare a Comandare! (Col trattore in tangenziale è meglio).

Il Diario di Eve Rosser

Sono alla costante ricerca di nuovi ed interessanti libri sui vampiri ed esplorando ho trovato questa serie chiamata i Vampiri di Morganville scritta da Rachel Caine e strutturata in più di 15 capitoli ma ahimè in Italiano sono stati tradotti solo 4 libri. Il diario di Eve Rosser è il primo capitolo, ma non so se andrò avanti nella lettura della saga, l'argomento non è dei più felici, per me intendo, i vampiri non sono i buoni e i belli in questa serie, ma cattivi e spietati, comandano la cittadina di Morganville e tutti devono sottostare ai loro sopprusi. Non sono i vampiri che cerco. E nemmeno gli Hunter's Vampire che mi hanno appassionata in alcuni casi. Anche se so che una serie strutturata su 15 libri non si può giudicare sul primo volume, ma a mio avviso leggerne solo 4 su 15 è ugualmente troppo poco. Proprio per questo motivo credo che lascerò perdere, ma non si sa mai, chissà in una sera di noia prenderò in mano anche il secondo capitolo.

I Creduloni del web

  In questi giorni si vede e si legge di tutto, ma la cosa più penosa è che c'è gente che ci crede davvero. Trovi post e link che una persona con un briciolo di intelligenza capirebbe subito che si tratta di fake, di stupidaggini, invece no, fanno molti proseliti o meglio follower fino a diventare realtà. Così esistono davvero  persone che non vaccinano i bambini neanche per il tetano. Io mi chiedo come possa un genitore che non vaccina far gicare nella terra il proprio bambino senza protezione contro il tetano. E' un pericolo reale, non uno scherzo. Io non ho più la prontezione contro il tetano, è vero, ma lungi da me giocare con la terra e mettermi le mani in bocca sporche di terra. Quantità abnormi stupidaggini ingombrano le bacheche degli stolti e non lasciano spazio alla realtà. come se la verità non interessasse. Non sono i media a oscurare la realtà, siamo noi che ci cibiamo di queste notizie false, le alimentiamo, creiamo audience e oscuriamo la realtà. ...

Autunno da incubo

Sono anni che rimando l'acquisto dell'asciugatrice, ma ogni autunno inizia la mia disperazione... la lavatrice... Lo ammetto, ci sporchiamo molto, ogni sera il cesto della roba sporca lievita per metà, fra palestra... scuola... casa e pipì notturne nel posto sbagliato dovrei fare una lavatrice al giorno per non rimanere sommersa nel giro di due giorni dalla roba sporca. Di fatto con questo tempo umido proprio non mi riesce. La scorsa settimana con 3 giorni di pioggia e sono riuscita a riempire la vasca. Credevo di aver smaltito il peggio in questi giorni di sole, invece complice la gita in campagna inizio questa lunga sequela di giorni di pioggia già con il cesto pieno e oggi è anche il giorno delle palestre... palestra a scuola e obbligo di cambio e poi palestra al pomeriggio e vai un secondo cambio e alla fine della giornata le bambine di sono cambiate ben tre volte. Quando sogno una lavatrice da 15 kg al posto da quella da 6 è per risparmiare tempo, una sorta di offer...

Cassola, La casa di Via Valadier

Questo piccolo libro di Cassola, solo 140 pagine, mi ha infuso tantissima gioia. Ambientato tra gli anni del primo dopoguerra fino al secondo dopoguerra ci lascia una viva testimonianza delle vicende di persone che popolano e si alternano in quella casa di via Valadier. Uno spaccato lucido e preciso della società italiana piena di ideali che pian piano si è andata disfacendo nel nostro tempo. La letteratura italiana degli anni 50 e 60 meriterebbe più attenzione in questi anni di totale ignoranza e analfabetismo e dovrebbe essere consigliata ai ragazzi e non vista come qualcosa di desueto e pesante, qualcosa di non più adatto.

Coincidenze a Bergamo Alta

Ieri ero a Bergamo, una gita domenicale niente male, un bel sole caldo. Sono stata in questa città altre volte, ma sempre di fretta, un giro veloce in centro prima della partita della Foppapedretti. Anche questa volta è andata così, per noi Bergamo è la città della Foppapedretti, ma la prossima volta, lo prometto mi impegnerò di più e la conoscerò meglio. Ieri era piena di turisti e trovare un posto per mangiare è stata dura. Su tripAdvisor ho letto di tre/quattro posticini caratteristici ed economici. Noi gradiamo molto lo street food, qualcosa  di pratico, tipico e veloce. Così ci siamo fermati da PolentOne , un bugigattolo di pochi metri quadrati dove si fa polenta a go go con sugo di cingiale, chianina, capriolo ed altre bontà. Non ci sono molti posti a sedere ma abbiamo avuto fortuna e ci siamo seduti. Vicino a noi pranzava una famiglia che veniva dalle zone terremotate. Erano in vacanza e avevano scoperto che la loro casa era inagibile dopo il terremoto d...

La cosa che temo di più

Ennesima scossa. Vite che si interrompono. Storie che svaniscono. Patrimonio che si sgretola. La cosa che temo di più è il terremoto. Ogni volta che non lo sento ringrazio Dio. Mi paralizzo dalla paura, difficilmente riesco a muovermi. Rimango lì a fissare le cose cose che si muovono e non riesco a fare altro. Nei due più forti, quelli in cui ho perso la mia amata casa in campagna, alla fine mi sono mossa e ne conservo un ricordo terribile. Anche se le zone sono lontane da casa mia ho lo stesso paura. Il terremoto mi fa paura anche se è lontano, anche se non lo sento anche lo vedo solo alla TV. Mi fa paura sempre e comunque. La mia paura è forte, è radicata. È atavica. Come se in altre vite mi fosse successo qualcosa di terribile in queste circostanze.

Parliamo di Lasse L. Matberg

Da quando sono andata in Danimarca ho sviluppato una speciale predilezione per i vichinghi. Lasciati da parte i vampiri mi sono dedicata a questo nuovo filone e ho iniziato a seguire su Instagram questo gran Figo di Lasse. Lo ammetto è un Figo da paura e ogni sua nuova foto mi mette di buon umore, se lo volete seguire cercate lasselom su Instagram.  Non so molto di lui,  so che è un luogotenente della Marina norvegese e che è enorme, è 197 cm... davvero tantissimi, poi con tutti questi muscoli... deve essere un gigante visto dal vivo. Dovrebbe avere sui 30 anni, suppergiù l'età di mio fratello, un bel sorriso, occhi azzurri e capelli biondi. La barba non è proprio il massimo... ma si può chiudere un occhio. Comunque vi posso assicurare che facendo un giretto in Danimarca ne ho visti diversi di ragazzi così... quasi quasi mi spingo fino in Norvegia per vedere come stanno le cose...😂 Ah dimenticavo di dirvi che il bel Lasse assomiglia molto a mio marito, anch...

Feria d'Agosto, Cesare Pavese

Quando compro i libri al mercato dell'usato prendo di tutto, prendo ogni qualsiasi cosa mi capiti sottomano e che in qualche modo attiri la mia attenzione. Erano anni che non leggevo un libro di Pavese e l'ho trovato entusiasmante. Ritrovare una prosa limpida, evocativa e mai superflua è stata una pura emozione. E poi i temi... il tempo ormai andato, di ragazzi che correvano su e giù per le colline, di un tempo in cui tutto era più facile e meno equivoco. Ritrovare i grandi della letteratura Italiana del secolo scorso è un viaggio affascinante che non voglio far finire.

Ps I Love you - il Film

  Quest'anno mi è presa la scimmia di leggere il libro e vederne il film. Devo ammettere che già il libro mi era piaciuto poco , ma il film fa proprio pena.  Tutta un'altra storia. Pensa che è ambientato in America, mentre il libro in Irlanda e poi ci sono differenze proprio marcate che non sto qui ad elencare. IO non capisco quando gli sceneggiatori si ispirano ad un libro e poi lo stravolgono così tanto, mi piacciono davvero poco i film così.

Claude Monet

Ieri ho trovato questa fotografia di Monet nel suo giardino a Giverny, dove dimoró dal 1883 fino alla morte.  Mi ha colpita principalmente per l'aspetto stesso di Monet. Quando studi la loro vita rivoluzionaria, il loro dissenso per le regole, li immagini trasandati e persino rivoluzionari nell'abbigliamento invece qui Monet è un signore distinto di una certa età, ben vestito, nel suo giardino. Un giardino davvero speciale con tanto di laghetto, ninfee e ponte giapponese. Da questa foto, poi, capisci che Monet è stato il vero e unico impressionista dall'inizio alla fine. L'unico che dipinse sempre in plein air per sempre. Dietro di lui si apre il soggetto prediletto, l'acqua, le ninfee ... perché alla fine quello che conta non è il soggetto in se stesso ma le variazioni di luce. In questa foto è racchiusa tutta la poetica di Monet, nemmeno una mappa concettuale può essere così chiara.

Solo bagaglio a mano

La copertina e il titolo mi hanno incantata e ho dovuto leggerlo. Alla fine è un di quei manuali di self-improvement che spingono le persone a liberarsi di quello che realmente non serve nella vita che tanto vanno di moda in questo momento. Nonostante le premesse non fossero delle migliori, l'ho trovato illuminante. Sia chiaro non ho gettato via niente di quello che ho, però ho incominciato a pensare che è importante liberarsi di tutte quelle cose che non ci fanno essere noi stessi. Di chiudere fuori dalla propria vita tutte quelle persone e situazioni che non mi interessano o comunque mi fanno stare male. Più che oggetti nel mio bagaglio a mano voglio mettere sentimenti e situazioni. Ho il culto del passato, impossibile per me liberarmi di tutto ciò che realmente non mi serve, perché comunque prima o poi tornerà utile. Fa riflettere e nonostante tutto è una lettura piacevole e illuminante.

Sua maestà la castagna

 Questo è il periodo delle castagne. Finalmente i miei boschi sono pieni di castagne grandi e belle come erano anni che non accadeva. L'impegno della mia generazione a salvare il nostro paese e le tradizioni dei nostri nonni ha dato i suoi frutti: le castagne. Il paese era vestito a festa e mostrava a tutti il suo bene più prezioso: la castagna. La polenta di castagne era la colazione dei miei nonni negli anni 30 e 40 del novecento.  La mattina la casa si svegliava e nel paiolo dentro al camino veniva cotta la polenta di castagne e messa sul tavolo. Gli abitanti si svegliavano e prendevano una fetta di polenta e un po' di formaggio, oppure la polenta era inzuppata in una tazza di latte appena munto. Questo era l'antico buongiorno nei mesi in cui non c'era altro da mangiare. Poi un pezzo di pane di farina di castagne che si chiama Marocca e un pezzo di formaggio e via con le pecore tutto il giorno. La sera nel paiolo sobbolliva il minestrone sempre caldo per chi...

Les Nouvelles Meirveilleuses

Questa foto mi ha affascinata dal primo momento. è stata scattata Domenica 10 maggio 1908 Prix du Prince de Galles a Ippodromo di Longchamp. Dal romanzo Nanà di Zola sappiamo che le gare dei cavalli  sono il luogo per vedere ed essere visti. Improvvisamentee tre bellissime modelle entrano nel recinto con i loro abiti raffinati senza corsetto e con uno spacco che rivela uno scorcio di gamba, appena mascherato dal più leggero dei rivestimenti di mussola. Così fiere e imbellettate le tre modelle vengono soprannominate Les Nouvelles Meirveilleuses.  La stilista che ha creato questi abiti e una nuova moda? Jeanne Margaine-Lacroix, oggi praticamente sconosciuta.