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Un aiuto concreto alle famiglie

  In questi giorni si parla parecchio di aiuti alle famiglie per implementare le nascite in netto calo. Io ho fatto la mia parte, sono mamma di tre, ma cosa vorrei in concreto dallo stato? Le bimbe hanno 16, 13  e 2 anni circa e grazie al cielo lavoriamo entrambi con contratto a tempo indeterminato, abbiamo i nonni e riusciamo a cavarcela. Insomma abbiamo i prerequisiti necessari alla famiglia numerosa.  Cosa potrebbe fare lo stato per aiutarci (ancora di più di quel che la fortuna ci ha dato)? Prima di tutto l'asilo. L'asilo 0-3 ha ancora costi proibitivi. Mi sono informata, per noi entrambi lavoratori, non meno di 600 euro al mese, più di un terzo del mio stipendio, una cifra insostenibile specialmente con due teenager in casa. I nonni ci sono, ma sono anziani e non possono badare a tutti e 5 i nipoti sempre e comunque, un aiuto esterno serve. Livia potrebbe accedere alle sezioni primavera il prossimo anno, ma i costi rimangono sempre molto alti nel pubblico e i posti limitat
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Il ritorno dei blog?

  Molti si stanno chiedendo quale sarà il futuro dei social visto che ormai Facebook è un covo di boomer ed haters, a volte leggo i commenti e proprio non riesco a capire da dove venga così tanta cattiveria e odio. Instagram nato per la condizione di immagini è diventato un posto solo per influencer pieno di pubblicità, pochissimi contenuti sono di qualità e la stragrande maggioranza di essi sono AD. Tiktok è per ragazzi, non dico nulla perché non lo conosco, ma il target è veramente under20, ma anche meno. YouTube sinceramente non l’ho mai considerato un social, ma uno strumento. E noi quarantenni a cui piace leggere qualcosa di utile? Non hanno più un posto fisso ove passare un po’ di tempo social. Mi ha dato l’impressione che molti stiano tornando al blogging, un blogging diverso da quello di prima, meno caro diario è più informazioni, più discussioni, insomma qualcosa di più ampio è strutturato dove condividere contenuti diversi. La mia idea in generale, invece, è questa : molti so

Difficilmente stringo amicizie

  Dal famigerato 2020 mi trovo sempre più sola. Non riesco a stringere rapporti di nessun tipo. Non sono mai stata quella delle lunghe telefonate fiume ma neanche quella dei grandi rapporti epistolari. Non riesco a mandare messaggi così a caso, spesso preferisco il silenzio. Così all’epoca del lockdown non sono riuscita a rafforzare nessun rapporto, semmai a perderli. Se sono fra persone non so di cosa parlare: non guardo la tv. Non seguo i gossip. So a malapena chi è la Ferragni. Non mi capita mai di incontrare persone appassionate di Etruschi, preistoria, antropologia o semplicemente di narrativa; cose di cui potrei felicemente discorrere per ore. Se mi capita di parlare di scuola o di educazione spesso mi rendo conto che è meglio tacere. Ho le mie idee, rimango pur sempre un’insegnante e la discussione non può partire da: cosa servirà mai studiare la poesia del 1200 oppure a cosa serve la filosofia. Io lo so a cosa servono queste cose e se volete ve lo spiego pure, con passione e co

Primavera: infinta stanchezza

  In questi ultimi tempi sono infinitamente stanca. A scuola abbiamo un nuovo dirigente ossessionato con la burocrazia che ci sta facendo diventare matti. Ogni cosa che facciamo va scritta e documentata azione per azione. Capite come un’ora di lezione diventi un incubo di carte da compilare. Ogni giorno ho bisogno di almeno un’ora per scrivere tutto ciò che c’è da scrivere e questo mi consuma.  A casa poi ho sempre il delirio, le due frasi che mi destabilizzano di più sono: mamma non ho niente da mettermi e mamma non c’è niente da mangiare che mi piace. Il bidoncino della biancheria sporca non è in grado di rimanere vuoto nemmeno per un’ora. Ho sempre panni da lavare e da piegare e da rimettere negli armadi. Per quanto queste azioni occupino il mio quotidiano la frase ricorrente è: non ho niente da mettermi. Nel periodo che Vittoria era a New York mi sono riposata parecchio, una figlia in meno ( la più esigente e quella che si sporca di più) fa davvero la differenza. Spero che quest’ul

Cosa ho fatto in tutti questi mesi

 In questi mesi di assenza ho viaggiato: un weekend lungo a novembre sul lago di Garda in una magica casa affacciata sul lago calmo. Un caldo inaspettato, una visita calma è una notte di halloween ad un parco divertimenti. Novembre a Roma, finalmente la visita a Galleria Borghese ( il ricovero al Bambin Gesù solo una parentesi far tanta bellezza). La settimana di capodanno ancora a Montalcino girando per i luoghi della val d’Orcia, della Val di Chiana, delle Crete senesi con etruschi, Beato Angelico e San Francesco stampati negli occhi. A febbraio la mostra dei Macchiaioli a Pisa tra le tele di Telemaco Signorini e di Fattori. A Marzo un viaggio virtuale accanto a Vittoria che è volata a New York per uno stage all’Onu. In questi mesi sono stata madre fiera e orgogliosa di una ragazza che è andata a parlare all’Onu, che porta avanti la sua ricerca sulle specie aliene nel mar mediterraneo, che ha partecipato alle Olimpiadi di scienze e ora a quelle di Chimica classificandosi alla fase re

Eccomi!

  Sono mesi che non scrivo niente e mi manca dannatamente.  Ho cercato di trovare altri modi per la mia scrittura ma niente è come il mio blog. Sono boomer e questo posto mi piace dannatamente. Questi mesi sono stati un sentiero in salita, un sentiero con un sacco di ostacoli, un sentiero dove spesso mancavano le indicazioni. Un sentiero spesso intriso di nebbia dove ho faticato non poco a trovare la via.   Ho iniziato mille cose e non ne ho concluse molte. Vado avanti ma senza una meta. Ho bisogno di rimettere, ancora una volta , me stessa al centro. Oggi ho iniziato il libro del principe Henry, mi ha colpito il modo di dire The heir and The spare, e quanto lui odia essere spare. Io avrei voluto una vita da spare, invece no, mi è toccata una vita da indesiderata, perché è questo che sono sempre stata. Spesso questa mia condizione salta fuori e mi crea disagio e disorientamento e mi abbatte. Ogni giorno combatto contro questa ombra nera. Ultimamente la mia vita è cambiata, dopo la nasc

un corso di informatica?

  Qualche giorno fa ho sentito il ministro Bianchi dire che i docenti devono fare i corsi di informatica. Qualche giorno fa è arrivato l'ODG del collegio docenti ed è previsto l'aggiornamento digitale. Io: "che palle dopo 2 anni di didattica a distanza abbiamo bisogno ancora di aggiornamento digitale?" Oggi piccola storia triste: consigli di classe per il debito il coordinatore non riesce a collegarsi e a proiettare il registro con i voti. Ma far fare il corso solo a chi non ha ancora capito niente?

La fine delle ferie

  Oggi è il mio ultimo giorno di ferie e sono andata al mare per la quinta o sesta volta in tutta l’estate. Stasera finalmente mi sento bene. Il mare mi è mancato, questa lunga estate è solo stata un susseguirsi di giorni caldi senza riposo.  Voglio credere che oggi si concluda l’ennesimo ciclo della mia vita e dal 1 settembre parta qualcosa di nuovo. Vorrei lasciarmi indietro il covid, tutte le difficoltà che ha comportato quali solitudine, malessere fisico, difficoltà varie. Vorrei ripartire con qualcosa di nuovo. Nuove classi, perché più o meno saranno tutte nuove, le quinte le ho prese nel 2019 e non ho fatto in tempo a conoscerli che eravamo già in lockdown e poi c’è stata la mia maternità e insomma non so nemmeno chi sono. Voglio ricominciare dal lavoro e dal tempo per me stessa che in questi ultimi anni mi è mancato. Vorrei ricominciare con Livietta, quest’anno è stato durissimo e fatto di difficoltà. e visite, non credo che cambierà molto, ma vorrei pensare meno agli ospedali e

ho letto qualcosa...

 Sono riuscita a leggere qualcosa in questi mesi... Ho terminato i primi due libri della saga di Brigerton , li Ho letti perchè volevo leggere e condividere qualcosa con Vittoria... a lei sono piaciuti moltissimo... io sinceramente ho poco tempo per leggere e quando lo faccio vorrei qualcosa di edificante e serio.  Ho Letto La figlia unica di Yehoshua ma mi ha lasciata abbastanza interdetta, non so se mi sia piciuto o meno. Probabilmente mi aspettavo qualcosa di diverso da questo autore. Ho letto L'Oca al Passo di Tabucchi e non mi è piaciuto per niente. Ho letto il Libraio di Venezia di Montanaro . Tutto sommato è stata una lettura piacevole, ma non mi è piaciuta la fine, per niente. Piano piano riesco a ritrovare il tempo, ho solo bisogno di avere fra le mani il libro giusto.

un estate un po' così

 L'estate del 2022 vince l'oscar dell'estate peggiore degli ultimi anni. Perchè? In alcuni ambiti vigono ancora le restrizioni covid, soprattutto in quelle attività che dovevano essere prenotate verso aprile/maggio, per cui per la terza estate consegutiva non siamo potuti andare all'isola, un vero dramma. Il prossimo anno se non potremmo andare all'isola cercherò di prenotare un posto da qualche parte almeno per tutto luglio. Quest'estate ci siamo arrangiati e il risultato è che sono andata al mare pochissime volte, meno di 10, e io il mare lo vedo dalle finestre di casa. Non sono andata in spiaggia perchè faceva troppo caldo e non mi sono sentita di fare viaggi della speranza in autobus o in treno con 40 gradi e il turismo ripreso a livelli maggiori del 2019. Quando siamo andati è perchè riuscivamo a spostarci in auto, cosa abbastanza difficile quando il marito lavora a 200 km da casa. In alternativa al mare ho sfruttato la piscina comunale vicino a casa. Ho is

Infinita stanchezza

  A fine giornata Mi sento veramente molto stanca, anche se spesso non ho fatto niente. Tempo fa ho sentito dire che l’estate è il caldo sono belli se abiti al mare ma hai anche la casa in campagna. Vero. Dal 2006 al 2013 ho abitato fronte mare, dal 2014 al 2019 avevo per tutta la stagione la cabina all’isola. Adoravo immensamente l’estate. Quest’anno non ho proprio niente, mio marito lavora a Piacenza è spesso non c’è e io mio trovo troppo spesso in casa con tre bambine con cui passare le lunghissime e caldissime giornate estive. Non riesco nemmeno a raggiungere la fattoria perché spesso siamo sole. Così stiamo a casa, non riesco proprio a convincerle ad uscire: non ne vogliono sapere di prendere il bus o il treno per andare in spiaggia. Così non ci rimane che leggere. Oggi Viki ha concluso il sentiero dei nidi di Ragno, Rachele il diario di Anna Frank. Il sto leggendo Ginevra Bompiani. Nei nostri Momenti parliamo di letture, di storia e iniziamo a parlare di politica. Durante i miei

Idee per un piano estate

  Perché il piano estate delle scuole fallisce? Perché secondo me non incontra i veri interessi delle famiglie. Parlo da mamma e anche da prof. Da prof dico che dopo i 9 mesi di scuola e gli esami abbiamo tutti voglia di riposarci e credetemi che fra la fine degli esami e l’inizio degli esami di recupero ci sono giusto giusto i 36 giorni di ferie di cui ogni lavoratore ha bisogno. I più eccentrici potrebbero mettere in pratica qualche idea intraprendente, ma alla fine siamo tutti molto stanchi. Le famiglie hanno bisogno di un luogo di aggregazione, ma i ragazzi, e parlo da mamma, hanno bisogno di diversificare non ripetere quello che di solito fanno. Da mamma cosa chiederei? Sport. Entrambe praticano la pallavolo a livello agonistico, e ovviamente d’estate c’è la pausa. Però sono convinta che entrambe gradirebbero provare nuove attività in modo giocoso e non competitivo. Se la scuola offrisse sport sono certa che aderirebbero. Che sport? Nuoto, atletica, padel, ma anche sport di squadr

Sono una guerriera?

 In questi mesi mi sono un po’ persa. Ho avuto poco tempo per me stessa e ho lasciato qualcosa di me indietro, con la ferma convinzione che prima poi l’avrei recuperato. Ho lasciato indietro la lettura e ovviamente la scrittura. La scrittura è rimasta indietro perché mi sento fuori luogo. Ho pensieri e convinzioni, idee e fantasticherie controcorrente e non mi sento di condividerli, con nessuno, nemmeno con un pezzo di carta. Mi sono un po’ isolata, ma trovo tantissima gioia in questa nuova maternità, tutta in salita ma che mi riempie di gioia. Come ho già scritto Livia ha qualche problema, in questi 10 mesi abbiamo girato molti ospedali in cerca di risposte che ovviamente non abbiamo ancora.Spesso cerco di non pensarci, la trovo una bimba davvero molto normale, diversa dalle altre due che invece erano precoci in ogni cosa. La precocità delle altre due però mi fa preoccupare a volte, e se lei fosse invece indietro? In questo periodo di Covid non è per niente facile confrontarsi con alt

Quasi un mese

  Quasi un mese che non scrivo nulla. Cosa succede? Spesso sono stanca, spesso vivo emozioni che non voglio e non riesco a condividere. In questo periodo abbiamo fatto delle visite a Livia per capire a fondo quale fosse il suo problema. Per 9 mesi ho sperato che si trattasse di ogni cosa ma non della malattia genetica di cui mi avevano parlato fin da subito. Invece molto probabilmente si tratta proprio di quella. Essendo una sindrome a mosaico probabilmente Livia ha una forma molto lieve e forse alla fine non comporterà nulla più di quello che ha, se non un follow up al Gaslini per i prossimi 8/10 anni, insomma fino allo sviluppo. Questi continui controlli mi agitano parecchio, ma chiamare il problema con il suo nome mi ha tranquillizzata. In questi primi nove mesi di vita, ma anche nella precedente vita uterina, abbiamo visto più ospedali che altro. Abbiamo visitato i maggiorni centri dell’Italia centro settentrionale e ogni volta che andavamo in un ospedale ci abbiamo attaccato qualc

Recap degli ultimi giorni

  Sono giorni pieni. Tre bambine a cui badare occupano tutto il mio tempo. Una ormai non è più una bambina, ma per me lo sarà sempre. In questi giorni mi ha riempito di orgoglio: a scuola sono tutti 9 e 10, e in seconda superiore sono ottimi voti. Li merita tutti, li merita per il suo impegno e per la sua serietà. Li merito io, perché so di aver fatto un buon lavoro, lei li avrebbe meritati sempre, ma sul suo cammino ha trovato solo imprevisti, ma questi sono serviti per riuscire meglio adesso. La mid sis, ovvero Rachele, affronta la pre adolescenza di petto, vivendo le passioni al massimo. A scuola un giorno va bene e fioccano i 9, il giorno dopo le prende l’ansia e davanti al foglio bianco si prende un bel 4. L’ansia… e poi di cosa? Riuscire a capire questa ansia che volto ha è un impresa. La little sis di casa invece riempie di Gioia tutti i cuori con la sua risata argentina. Può essere stata una giornata di merda ma poi arriva lei e tutto si dipinge di felicità. E la nostra gioia.