Volevo leggere questo libro da moltissimo tempo, specialmente poi da quando ho letto il libro della Bignardi qualche tempo fa. Inutile dire che ci troviamo di fronte ad un capolavoro indiscusso, con una lingua e un lessico da far paura. Sicuramente questo libro rientra nella classifica dei libri da leggere prima della laurea, ma mi è sempre sgattaiolato fra le mani. Lo avrei apprezzato tantissimo a 19 anni, ma allora non esisteva Goodreds, e non avevo nessuna guida, se non i libri di scuola e gli scaffali delle librerie, ero una lettrice molto diversa da quella che sono ora. Ma lo ho apprezzato anche a 36 anni sia chiaro. Solo che a 19 anni ero affamata di queste cose, oggi invece mi mettono una tale angoscia. Ho pensato giorni interi alla povera Micol, e non riuscivo a togliermi dalla testa un camino fumante, e non sapete quanta angoscia ho provato. Per certi versi ho trovato una forte analogia con Francis Scott Fitzgerald, rampolli che fanno passare il tempo inoperosi, anche...