L’estate 2018 sembra infinita. Le temperature sono ancora molto alte, decisamente fuori stagione. Anche oggi eravamo sui 25. Ma con il mare abbiamo finito, ne abbiamo abusato quest’estate e ora ci sono troppi Americani e ancora troppi turisti in giro per godersi il mare, così andiamo in campagna. Per vari impegni non riusciamo mai a trattenerci per più di un giorno, ma quel giorno mi basta per ricaricarmi.
Oggi sono andata nel prato della mia famiglia, mi sono sdraiata al sole e ho ascoltato i rumori della natura, uccellini, le poiane e le castagne che cadevano. Sarei rimasta ore sdraiata a contemplare questa immensità scaldata dal sole.
Le foglie sono ancora tutte salde sugli alberi e l’autunno tarda ad arrivare. I pomodori crescono ancora sulle piante e ho difficoltà a capire quale sia ormai la verdura di stagione. Quando ero piccola era tutto più cadenzato e normale, il 15 agosto iniziava a piovere e l’estate andava finendo. Si compravano le cose invernali e si mettevano via le cose estive. Io ho ancora l’armadio pieno delle cose estive e non credo le metterò via. Nei negozi invece ci sono maglioni di lana e cose pesanti assolutamente inadatte al clima estivo di questi giorni. Sono certa che quando arriverà freddo nei negozi ci sarà la roba per la primavera. Questo sballamento mi porta un po’ di insicurezza anche se ho sempre desiderato vivere in un’eterna estate, in un posto dove non c'è mai veramente freddo. Di solito in autunno mi deprimo sempre, mentre quest’anno sono mediamente felice grazie al clima. Mi piace proprio, il freddo mi indispone.
Dicono che nella mia città abbiamo perso l’inverno, che non fa più freddo come una volta. È vero, il clima è davvero cambiato.
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