Non riesco a sganciarmi da Tabucchi in nessun modo. Quando devo scegliere la lettura successiva ricado su di lui perché la sua scrittura mi ha conquistata.
Tabucchi aveva parlato di questo suo libro in Viaggi e altri viaggi che ho letto un po' di tempo fa e non ne era più contento, lo avrebbe riscritto volentieri, lo trovava ingenuo. Io l'ho letto con piacere fino alla scena che chiamerò "della Scimmia", da lì le parole dello stesso Tabucchi mi sono riaffiorate alla mente e mi hanno tolto il piacere della lettura dandomi l'impressione di aver già letto il libro. Di fatto non l'avevo letto, avevo letto ciò che ne pensava a posteriori lo stesso Tabucchi.
Le ultime tre pagine però mi hanno lasciato l'amaro in bocca. L'epilogo mi ha lasciata un po' perplessa. Non vi voglio dire nulla in merito, se siete curiosi leggetelo, in qualche modo merita comunque.
Tabucchi aveva parlato di questo suo libro in Viaggi e altri viaggi che ho letto un po' di tempo fa e non ne era più contento, lo avrebbe riscritto volentieri, lo trovava ingenuo. Io l'ho letto con piacere fino alla scena che chiamerò "della Scimmia", da lì le parole dello stesso Tabucchi mi sono riaffiorate alla mente e mi hanno tolto il piacere della lettura dandomi l'impressione di aver già letto il libro. Di fatto non l'avevo letto, avevo letto ciò che ne pensava a posteriori lo stesso Tabucchi.
Le ultime tre pagine però mi hanno lasciato l'amaro in bocca. L'epilogo mi ha lasciata un po' perplessa. Non vi voglio dire nulla in merito, se siete curiosi leggetelo, in qualche modo merita comunque.
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