Passa ai contenuti principali

Recap 2: la scuola

 

Questi primi mesi di scuola “normali” dopo i continui salti in DaD degli anni scorsi sono stati abbastanza duri. A Vittoria il tempo non basta mai, è sempre a studiare e i risultati si vedono, continua a portare a casa dei 9 e io sono al settimo cielo. Dopo anni di difficoltà adesso vola. Alle elementari non aveva mai quelle pagelle traboccanti di 10, quelle pagelle “instagrammabili” che avevano i figli degli altri. Aveva persino dei 6, le elementari sono state tutte in salita. Le medie un po’ meglio, ma adesso va tutto a gonfie vele. Lei dice che va così bene perché adora quello che studia, perché le piace proprio fare i compiti e studiare. Io sono felice per lei, ma a volte non capisco come provi piacere a studiare fisica, io ho sempre avuto 2. Così adesso a tavola spesso si parla di matematica, fisica e chimica è molto meno di letteratura e arte. Grazie al cielo l’interesse per l’arte non è venuto meno, anzi è molto interessata ai procedimenti chimici del colore, del restauro e dell’analisi in archeologia.oltre alla scuola porta avanti la sua passione per la biologia e tutti i weekend va a fare campionamento nelle spiagge per monitorare attraverso lo studio dei nudibranchi il cambiamento climatico. Ha già partecipato a diversi convegni con il suo gruppo, tutti a distanza purtroppo. Se non ci fosse stata la pandemia avrebbe potuto girare l’Europa a presentare i dati raccolti.

Rachele ha iniziato le medie, lo stacco con il tempo pieno è devastante. Abituata a non fare compiti, a fare tutto a scuola, adesso si ritrova spiazzata nel dover riflettere a casa sui contenuti appresi a scuola. Non le mancano le basi e nemmeno le capacità, le manca solo la voglia. Quando torna a casa vorrebbe fare altro e non doversi mettere ogni giorno a studiare almeno due ore. Quando riesco a farla concentrare si raccolgono ottimi risultati, se non ci riesco si prendono anche brutti voti. Quindi la fatica è soprattutto mia, sono io che devo “obbligarla”, sono io che la devo legare alla sedia come se fosse una novella Vittorio Alfieri. Da quest’anno si intensifica anche il lavoro al conservatorio, e anche qui bisogna legarla per farla suonare, eppure è così brava… ma per convincerla quanta fatica!

A volte mi trovo a pensare alla prima elementare di Livia, vittoria sarà all’università, stará per terminare la triennale, non oso nemmeno immaginare in cosa tanto ora i suoi interessi sono variegati. Rachele invece sarà al liceo, spero Classico. E chissà se la piccola Livia sarà coinvolta dalle sue sorellone in discorsi più o meno alto mentre impara a scrivere…

Commenti

  1. Anche Leo ha iniziato le medie ma fa fino alle 13.30 come alle elementari d'altronde. Quello che è cambiato è il passo, l'impegno ma anche gli stimoli. Tutto è più difficile ma anche più bello, su di lui è stato terapeutico (fino ad ora per lo meno), aveva perso entusiasmo negli ultimi due anni...complice anche la DAD certo...che speriamo di non dover rifare mai più!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. covid e Dad invece ci hanno affossato... difficile uscirne per noi...

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...

Perché odio i compiti

Ho smesso di dare compiti tradizionali nel 2009 quando ho passato le vacanze a Zanzibar e nel mio villaggio c’era una bambina che aveva l’età che ha mia figlia oggi e le ho visto passare tutta la vacanza dall’altra parte del mondo seduta al tavolo a fare i compiti.  I bambini del villaggio passavano tutto il giorno in spiaggia a giocare, a fare snorkeling, in piscina, nel campo di pallavolo, mentre lei aveva sempre i libri in mano e non credo per scelta. Da quel momento ho preso una decisione personale, non avrei mai più dato i compiti.  Ho pensato che quando ero piccola stavo sempre con mia nonna che aveva fatto si e no la terza elementare e non era in grado di aiutarmi in niente e durante le vacanze mi sbatteva fuori di casa a giocare e fare esperienze.  Io non ricordo di aver mai fatto compiti, o almeno non ricordo di averne avuti così tanti come mia figlia, e nemmeno mia mamma se ne ricorda. Mi ricordo che la maestra mi dava compiti come: inventa dieci oper...

Ia Orana Maria, Gauguin

Gauguin è uno dei miei pittori preferiti, lo sento da sempre uno spirito affine, condivido con lui l'irrequietezza che lo ha portato ai confini del mondo alla ricerca di un vivere primitivo a totale contatto con la natura per spogliarsi delle convenzioni occidentali, cosa che purtroppo non ha mai trovato, nemmeno a Tahiti, nemmeno nelle isole Marchesi.

Una Challange diversa

Sono sempre alla ricerca di nuovi spunti di lettura, forse sono più a cercare che a leggere alla fine, e mentre cercavo mi sono imbattuta in questa specialissima Challenge di Taleway.com che indica 52 paesi e per ognuno di questi un libro che lo rappresenti. Qui trovate l'articolo originale con tutte le copertine dei libri e le trame, ovviamente in Inglese e una seconda scelta nel caso aveste letto il libro che vi stanno consigliando . Alcuni di questi libri non sono disponibili in traduzione italiana, ovviamente. Altri li ho già letti, lo confesso, però la moltitudine dei libri presentati possono essere interessanti, anzi molto interessanti. Ho cercato tutti i 52 libri citati, rimanendo a secco per l'Antartico mio malgrado, l'argomento era davvero interessante. Per l'Australia, ma più che altro non ho avuto voglia di approfondire la ricerca. Nulla per le Bahamas. Per la Repubblica domenicana i due autori che indicano sono tradotti in Italiano ma non  in particolare ...

Il secolo lungo della Modernità

Pian piano ho comprato tutti i libri di Daverio e altrettanto piano piano li sto leggendo.  Li adoro. Adoro il suo punto di vista, adoro come racconta gli eventi. Adoro ogni singola parola.  Lo consiglio vivamente a chi vuole conoscere l'arte dell'800: credo che sia un ottimo punto di partenza. Lo stile è colloquiale ma mai banale, e per chi già conosce protagonisti e storie durante la lettura avrà modo di approfondire e di meditare.

Amore e Psiche

Canova rappresenta in  Marmo la favola di Amore e Pische tratta dalle Metamorfosi di Apuleio: Amore ama la fanciulla Psiche ma pone come condizione che ella non cerchi mai di vedere il suo volto visto che si presenta da lei solo di notte. Psiche spinta dalla curiosità e istigata dalle sorelle gelose manca al patto e cerca di scoprire chi sia il suo amante e il dio s’invola. Psiche, per ricongiungersi ad Amore dovrà superare una serie di ‘prove iniziatiche’, l'ultima consiste nel recarsi negli inferi e chiedere a Proserpina un po' della sua bellezza.

La stele di Hammurabi

Questa opera mi affascina da quando avevo 8 anni e non ha mai smesso di esercitare il suo magnetismo e il suo fascino su di me. L'ho vista e ammirata al Louvre e sinceramente me ne sono innamorata subito.  In verità mi piace tutta la civiltà mesopotamica e vi consiglio di andare qui per farvene un'idea più precisa.

Riposo durante la Fuga in Egitto, Caravaggio

Oggi scelgo di aggiungere alla mia galleria quest'opera di Caravaggio perché nei giorni scorsi ho letto su qualche social la polemica legata all'interpretazione sgarbiano dello sguardo di Giuseppe: sarebbe un chiaro ammiccamento sessuale all'angelo.  Lì per lì mi son detta: "solita piazzata del solito personaggio".  Ho osservato quello sguardo più e più volte. Io ci vedo solo lo sguardo stanco di Giuseppe che semmai dice "non mi rompere il belino, voglio dormire anch'io". Mi pare più ardente di desiderio lo sguardo dell'asino, a dire la verità.  Sinceramente io non sopporto queste letture interpretative, della serie c'era chi sosteneva che comunque Caravaggio era gay e quindi per questo Giuseppe brama di desiderio vedendo l'angelo, mentre Maria è assopita. 

Berthe Morisot, La lettura

Spesso dimentichiamo le donne che hanno partecipato alle mostre impressioniste come Berthe Morisot e i loro dipinti. Per la mia serie di donne in bianco ho scelto questo dipinto in cui Berthe rappresenta sua sorella mentre legge. Le sorelle Morisot erano state educate come ogni fanciulla del tempo, con letture e anche insegnando loro a dipingere. Berthe farà poi di questo  "divertimento" il suo mestiere. Qui possiamo cogliere molto della vita del tempo: le gite fuori porta, le letture, ma anche l'orientalismo si può cogliere nel ventaglio posato sull'erba.

I biscotti della nonna

  Alla nonna piacevano i dolci, in casa non mancavano mai le caramelle e tantomeno i biscotti che lei chiamava “pastìccini” che ovviamente offriva se qualcuno andava a farle visita. Spesso acquistava i tresor e io ne andavo matta. Solo oggi ho realizzato che non li fanno più. Non so quando sono usciti di produzione ma ormai fanno parte di quelle cose anni 80 svanite. Altro biscotto uscito di produzione che andava per la maggiore in casa della nonna era questo: Mi ricordo che acquistava sempre quello ai fichi. Anche questo biscotto non è più prodotto e chissà da quanto. Entrambi si trovano solo nei siti che ricordano i “favolosi” anni 80, ma sono solo ricordi. In compenso si trovano moltissime ricette per i tresor da fare in casa, ma in fondo basta guarnire un pavesino e il gioco è fatto. Ma oggi le persone vanno sempre in visita nelle case delle persone che conoscono o dei parenti? Ricordo che negli anni 80 i miei nonni ricevevano visite e le facevano. I mei genitori mai. Semmai fa...