Non mi sono nemmeno accorta del tempo che è passato ed eccomi catapultata all'ultimo lunedì di lavoro.
Più ci penso e meno ci credo.
Questo è stato l'ultimo lunedì scandito da un orario che non ho mai imparato. Ho sbagliato classe tutto l'anno.
Questo è l'ultimo lunedì che accedo al registro elettronico di cui sbaglio lo user name ogni singolo accesso.
Quello che mi spaventa è il dopo.
Vi saranno nella mia vita altri lunedì in cui suonerà la campanella anche per me? Dove sarò il prossimo anno?
Che ne sarà di me?
Del ddl sulla scuola non ho ancora capito niente, credetemi. Non so che fine farò. Quello che più mi fa paura è quella consapevolezza che comunque sia il prossimo anno lavorerò, consapevolezza che non ho mai avuto prima d'ora anche quando ero prima in graduatoria e sapevo che di cattedre ce ne erano tre (prima della Gelmini ovvio).
Ed è questa tranquillità che mi spaventa.
Mi spaventano i troppi progetti in sospeso con i colleghi, le cose che ho iniziato sperando di poter finire con una chiamata diretta.
Pick me. Choose me.
Non faccio altro che ripetermi. Ho lavorato sodo ho fatto tutto quello che mi è stato chiesto.
Questo è il primo anno che mi sono sentita davvero docente, il primo anno che mi sono occupata anche di tutte quelle funzioni accessorie che fino allo scorso anno mi erano precluse per via della cosiddetta casta che quest'anno ha smesso di funzionare.
Ora che mi sento così capace nel mio lavoro ho paura di perdere tutto.
Commenti
Posta un commento