Questo è un libro bellissimo. Mi pento di averlo preso in ebook, e anzi alla prima occasione lo prenderò di carta. avrei voluto di carta perché volevo sottolinearlo e commentarlo con attenzione, cosa che proprio non mi riesce di fare con gli ebook.
Morris analizza i comportamenti dell' animale uomo con gli occhi di uno scienziato che l' osserva come se si trattasse di una specie qualsiasi, sottolineandone i tic e le compulsioni dovuti ai condizionamenti biologici e culturali, ma anche l' unicità e la grande libertà di orizzonti, in un quadro di riferimento di tipo naturalistico. Sono molti i passaggi che mi hanno colpita e a cui proprio non smetto di pensare, come la spiegazione della necessità della religione e la spiegazione di alcune banali malattie. L'ho trovato illuminante e serio. Mi ha aperto davvero un mondo e ho davvero voglia di addentrarmi nell'antropologia, ho scoperto che mi interessa davvero.
La tesi sulla nostra nudità (mancanza di pelo) è quella che mi ha sbalordita di più. Non ci sono prove a suffragarla, ma è veramente affascinante immaginare che l'uomo, milioni di anni fa, sia stata prima una scimmia acquatica e poi una scimmia nuda terricola. Ok non ci sono prove, non abbiamo fossili, però la spiegazione dell'assenza di pelo con una versione acquatica di scimmia è davvero affascinante. Spiegherebbe del resto la nostra affinità con l'acqua... o almeno io la penso così. Ce ne sono molte di cose accennate a malapena che mi hanno fatto pensare e pensare, per questo il mio approccio con l'antropologia non termina qua.
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