Tra le mie donne in bianco non poteva mancare Giovanni Boldini con il ritratto di Ritratto di M.me Charles Max. Proprio in questo periodo è allestita una mostra su Boldini a Forlì e sinceramente avrei voluto proprio vederla in occasione del mio week-end a Ravenna, ma purtroppo bisogna fare delle scelte, non si può sempre vedere tutto e così mi sono saltata il più famoso degli Italiani a Parigi e questa stupenda mostra che ha l'intento di attirare attenzione su questo artista poco noto alla critica Italiana e di rinnovarne quindi gli studi. Negli anni passar bolidi non è mai stato "amato" da certa critica d'arte... anzi... diciamo che non è mai stato apprezzato. Invece ci restituisce l'immagine precisa della Parigi della Belle Epoque, i tessuti scintillanti, la vivacità e i sorrisi di allora.
Grazie al cielo nel 1972 non ero ancora nata.Ma oggi nel 2019 questo ritaglio della Stampa che ho trovato su Facebook mi fa indignare. Come si può accettare uno slogan pubblicitario tale? Maschilista, sessista, che riduce la donna ad oggetto? Addirittura C O L P E V O L E della sua forma fisica? Ma che mondo è quello in cui una persona, non solo una donna deve sentirsi COLPEVOLE della sua forma fisica? Quanti danni avrà causato a suo tempo questo slogan? Quante donne si saranno sentite in difetto, manchevoli e colpevoli di una copla che non esisteva? Ho solo domande e nessuna risposta.
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