Da quando ho letto Sylvia Beach ho sentito una irresistibile e irrefrenabile voglia di leggere l'Ulisse.
Ci sono ancora moltissimi libri che devo leggere ma sono sicura che questo è uno di quelli che non può rimanere indietro ancora per molto. Quindi il 14 ho vagato alla ricerca di un Ulisse di Carta (sapete nella mia città le librerie sono davvero sfornite, l'ebook è stato provvidenziale), con una premura di altri tempi.
Ieri me lo sono portata dietro, le dimensioni sono davvero considerevoli, ma non mi spaventano. Solo che non voglio davvero leggerlo prima di dormire. Non è il libro adatto al letto.
Così, con il fresco della campagna mi sono seduta su di una sedia e ho iniziato la lettura. Il Fresco si è fatto freddo e la mia sciarpa si è fatta coperta.
Leggere con il suono del vento e della natura è bellissimo, aiuta a capire la poesia. Per questo al mare preferisco leggere libri di poesia, la natura concilia la lettura.
Non so quanto ci metterò a leggerlo, è una lettura che voglio compiere quasi come se fosse uno studio, in momenti ben precisi, quasi di panismo.
Commenti
Posta un commento