Passa ai contenuti principali

Se la DaD non funziona?

 

 On la pubblicazione dei dati invalsi e il tracollo dei risultati sugli apprendimenti si è data la colpa alla DaD visto che i risultati peggiori si sono registrati alle superiori piuttosto che alle elementari. E se la DaD nn ha funzionatodi chi è la colpa? Ma dei docenti che a detta dei più si è limitato a trasporre la lezione frontale dalla presenza alla videoconferenza. 

Io oggi ho la pelle d’oca e pure il mal di stomaco per queste solite insinuazioni. Diciamo che il 50% di noi non ha voluto cambiare metodo per diversi motivi tra cui età anagrafica, scarsa voglia di mettersi in gioco, poca motivazione, mancanza di mezzi e anche ahimè scarsissima attitudine all’insegnamento, perché non nascondiamolo almeno un 10% degli insegnanti delle superiori lo fa per ripiego. Ma il restante 50% si è dato davvero da fare, ha cercato nuove vie. Lo dico perché ho discusso con i miei colleghi (noi siamo 130, non pochi), coi colleghi di altre scuole e poi ho visto il lavoro degli insegnanti di mia figlia. E io non ci sto a dare la colpa al corpo docente. 

La DaD prima di tutto ha bisogno di infrastrutture, non tutti hanno la linea che corre veloce in casa e questo è il primo vero grande ostacolo. La scuola può fare qualcosa? Quello che si poteva è stato fatto. Sono state distribuì sim card con internet, si è data la possibilità di venire a scuola a far lezione, ma anche la linea della scuola non regge più di tante connessioni.

La DaD necessità di hardware personale. La scuola ha fatto di tutto per dotare ogni studente di un dispositivo personale, è qualcosa ha fatto pure lo stato, ma non è bastato, sicuramente questo ha affossato ancora di più gli studenti con disagio economico.

La DaD necessità di un posto tranquillo in cui seguire le lezioni, la scuola mette tutti nella stessa stanza con i soliti mezzi, la DaD mette in croce coloro che vivono in case piccole, coloro che dovevano condividere gli spazi con i fratelli e i genitori. Non tutti si sono potuti permettere il lusso di una stanza tutta per se.

La DaD necessita di una grande dose di voglia di imparare, di autonomia, di predisposizione allo studio. Ma anche di nervi saldi, di sanità mentale e di un piccolo aiuto da parte della famiglia. 

Solo dopo questi fattori possiamo mettere i docenti, e prima della loro azione didattica vorrei mettere in chiaro che la prima difficoltà che si incontra è che si perde il contatto, la visione d’insieme della classe. Se un ragazzo si perde per mille motivi suoi tu lo vedi, via Meet no, non ti accorgi se è una giornata storta, se ha bisogno di un incoraggiamento. Siamo umani e non automi. Dietro allo schermo perdiamo l’umanità.

Prima di dare la colpa ai docenti che non hanno saputo reinventare la lezione, ricordiamoci dell’umanità e della sensibilità che di solito spendiamo nell’insegnamento. Come mi pare dice Recalcati l’apprendimento è una cosa erotica…. Provate voi a mettere umanità, empatia, fervore e anche eroticitá da dietro uno schermo e poi dopo ne riparliamo.

Commenti

Post popolari in questo blog

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...

Amore e Psiche

Canova rappresenta in  Marmo la favola di Amore e Pische tratta dalle Metamorfosi di Apuleio: Amore ama la fanciulla Psiche ma pone come condizione che ella non cerchi mai di vedere il suo volto visto che si presenta da lei solo di notte. Psiche spinta dalla curiosità e istigata dalle sorelle gelose manca al patto e cerca di scoprire chi sia il suo amante e il dio s’invola. Psiche, per ricongiungersi ad Amore dovrà superare una serie di ‘prove iniziatiche’, l'ultima consiste nel recarsi negli inferi e chiedere a Proserpina un po' della sua bellezza.

Avanti un altro

Con la scuola ricominciano anche i programmi alla tv e quello che noi aspettavamo di più era proprio il programma di Bonolis, Avanti un altro. Cenando alle 19 ci fa compagnia durante la cena, ci lascia momenti in cui possiamo parlare fra di noi e invece ci sono momenti in cui possiamo ridere tutti insieme. In confidenza posso dirvelo non vedo l'ora di rivedere Bonolis. Adoro Bonolis. Sarà che sono cresciuta con lui dai tempi di Bim Bum Bam.... è come se avesse accompagnato la mia generazione attraverso programmi sempre adatti alla nostra età.

Il Busto di Nefertiti

Oggi voglio aggiungere questo meraviglioso busto alla mia personale collezione. Raffigura la Regina Egiziana Neferiti. E la voglia che ho di ammirarla dal vero varrebbe un viaggio fino a Berlino, credetemi. Il busto di Nefertiti è un busto dipinto di circa 3300 anni raffigurante la regina egizia Nefertiti come una donna di una straordinaria bellezza. Venne scoperto da un gruppo di archeologi guidati dal tedesco Ludwig Borchardt nel 1912 all'interno della bottega dello scultore Thutmose nel sito archeologico egiziano di Amarna.

un corso di informatica?

  Qualche giorno fa ho sentito il ministro Bianchi dire che i docenti devono fare i corsi di informatica. Qualche giorno fa è arrivato l'ODG del collegio docenti ed è previsto l'aggiornamento digitale. Io: "che palle dopo 2 anni di didattica a distanza abbiamo bisogno ancora di aggiornamento digitale?" Oggi piccola storia triste: consigli di classe per il debito il coordinatore non riesce a collegarsi e a proiettare il registro con i voti. Ma far fare il corso solo a chi non ha ancora capito niente?

I biscotti della nonna

  Alla nonna piacevano i dolci, in casa non mancavano mai le caramelle e tantomeno i biscotti che lei chiamava “pastìccini” che ovviamente offriva se qualcuno andava a farle visita. Spesso acquistava i tresor e io ne andavo matta. Solo oggi ho realizzato che non li fanno più. Non so quando sono usciti di produzione ma ormai fanno parte di quelle cose anni 80 svanite. Altro biscotto uscito di produzione che andava per la maggiore in casa della nonna era questo: Mi ricordo che acquistava sempre quello ai fichi. Anche questo biscotto non è più prodotto e chissà da quanto. Entrambi si trovano solo nei siti che ricordano i “favolosi” anni 80, ma sono solo ricordi. In compenso si trovano moltissime ricette per i tresor da fare in casa, ma in fondo basta guarnire un pavesino e il gioco è fatto. Ma oggi le persone vanno sempre in visita nelle case delle persone che conoscono o dei parenti? Ricordo che negli anni 80 i miei nonni ricevevano visite e le facevano. I mei genitori mai. Semmai fa...

Gli amanti, Magritte

Oggi ho scelto Gli Amanti di Magritte perché vorrei presentarvi nelle prossime settimane una serie di "baci". Inizio con questo perché oggi mi sento molto surrealista! :) Dell’opera esistono due versioni, entrambe datate 1928, la prima attualmente è conservata presso la National Gallery of Australia, mentre la seconda si trova al Moma di New York . Il quadro raffigura due amanti che si baciano appassionatamente, con le teste coperte da un panno bianco che impedisce loro di vedersi e comunicare, suscitando una certa inquietudine e angoscia. La scena è poi completata da uno sfondo fortemente contrastato di tonalità di blu e dalla cornice classicheggiante che riveste la rossa parete, riportando agli occhi i tempi antichi. I due lenzuoli sono resi con un abile uso dei chiaroscuri, che sembrano riecheggiare i virtuosismi del peplo di una scultura ellenistica, e sono fonte di luce dell’intera opera. Questi drappeggi che paiono leggeri e appena appoggiati sui volti dei du...

Corcos, ritratto di signora con due adolescenti

Corcos è uno degli italiani a Parigi, colui che da voce alla Belle Epoque, un gioventù decadente e pronta a decadere. Loro non sono sulla spiaggia, ma su una terrazza con un basso parapetto, di bianco vestiti e intenti a leggere e forse a discutere di quello che stanno leggendo. L'atmosfera è pacata, poche nubi all'orizzonte, nessun contrasto, solo lo sguardo fisso di lei, su di noi che la stiamo osservando.

Tintoretto, Adorazione dei pastori

  Per questo Natale ho cercato qualcosa di inconsueto, Tintoretto e l'Adorazione dei pastori, una tela che si trova nella scuola di San Rocco a Venezia. La scena della navità è decentrata e spostata a destra. Giuseppe è di profilo e il bambino di vede a malapena protetto da maria sdraiata vicino a lui. Sono in una stalla malandata, dove il tetto è coperto solo di travi da cui entra la luce divina degli angeli venuti a rischiarare la notte con la loro presenza, Maria e Giuseppe hanno trovato ricovero nel fienile, sotto di loro la stalla con il bue e in primo piano i pastori che portabi doni e sembrano quasi far festa al BAmbino, ma il loro fracasso non arriva al piano di sopra dove solo due donne sono salite a rendere omaggio. Una scena inconsueta dove sacro e profano si mischiano. Dove dì sacro e dì di festa si mischiano in un tuttuno. BUON NATALE a tutti.

Difficilmente stringo amicizie

  Dal famigerato 2020 mi trovo sempre più sola. Non riesco a stringere rapporti di nessun tipo. Non sono mai stata quella delle lunghe telefonate fiume ma neanche quella dei grandi rapporti epistolari. Non riesco a mandare messaggi così a caso, spesso preferisco il silenzio. Così all’epoca del lockdown non sono riuscita a rafforzare nessun rapporto, semmai a perderli. Se sono fra persone non so di cosa parlare: non guardo la tv. Non seguo i gossip. So a malapena chi è la Ferragni. Non mi capita mai di incontrare persone appassionate di Etruschi, preistoria, antropologia o semplicemente di narrativa; cose di cui potrei felicemente discorrere per ore. Se mi capita di parlare di scuola o di educazione spesso mi rendo conto che è meglio tacere. Ho le mie idee, rimango pur sempre un’insegnante e la discussione non può partire da: cosa servirà mai studiare la poesia del 1200 oppure a cosa serve la filosofia. Io lo so a cosa servono queste cose e se volete ve lo spiego pure, con passione ...