Sono sempre più convinta che il Covid sia la malattia della solitudine per diversi motivi: il Covid spaventa e isola. Se non lo hai avuto hai paura di prenderlo e non vedi più nessuno, ti isoli. Anzi gli stessi governi hanno messo in atto i vari lockdown per evitare il contagio. Gli uomini hanno sempre vissuto in comunità e il lockdown è contro la natura umana.
Quando hai il covid vieni isolato, sei malato e sei solo. Non ricordo tanto i dolori, la mancanza d'aria, ma solo la grande solitudine. Quando stai male qualcuno che ti stringe la mano è di grande aiuto, io ero sola, anche nei momenti peggiori prima che arrivassero i dottori passava veramente tanto tempo. Malato e solo.
Ora che siamo in casa tutti insieme è diverso, più sopportabile. Ma la grande solitudine la vedo anche in Rachele. Ha paura di contagiarci e sta lontana, ma la vedo che avrebbe bisogno di abbracci e baci, non sta tanto male ma la solitudine da covid la avverte lo stesso.
da qualunque angolazione lo vedi il covid è solitudine.
Il covid ci ha portato via tanto, più di quanto avessi messo in conto ad inizio pandemia. Ci ha segnati nel profondo e purtroppo non è ancora finita, siamo all'inizio della quarta ondata e chissà cosa potrà succedere ancora.
Abbiamo perso tanti contatti umani e non so se riusciremo a recuperarli. Ci siamo detti che non erano veri amici, solo conoscenti. Io penso invece che la paura allontani gli umani più di ogni altra cosa.
Alla fine non so cosa ci rimarrà, sicuramente noi 5 saremo una famiglia più forte, unita e che tutto sommato si basta da sola. Ci siamo sempre bastati e questo è importante. Sarà questa la forza che ci porterà avanti.
Tra nove giorni saremo una in più, inizia una grande e nuova avventura, anche se inizia con qualche difficoltà. Speriamo che il 6 Rachele sia negativa e tutto possa iniziare con un po' di normalità anche se le preoccupazioni sono davvero tante in questo periodo.
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